Video

Via il contributo, Radio Veneto Uno rischia la chiusura: «E' contro la costituzione»

Negato alla storica emittente trevigiana di Roberto Ghizzo il finanziamento che le permetteva di promuovere informazione e cultura in tutta la Marca. I quattro dipendenti sono destinati a finire in cassa integrazione. Ci sono risorse per proseguire un paio di mesi, poi la radio chiuderà i battenti

Per oltre vent'anni Radio Veneto Uno, storica emittente trevigiana diretta da Roberto Ghizzo, ha ricevuto un contributo per l'editoria che le ha permesso di trasmettere informazione locale, musica classica, concerti ed eventi culturali della città e della Marca. Ora che questo finanziamento è venuto meno, per quella che Ghizzo ha definito una manovra "anticostituzionale" (un emendamento che concede l'accesso al fondo solo a chi svolge attività in ambito nazionale e non localmente come RV1) l'emittente rischia di chiudere i battenti. «La mia è una battaglia per il rispetto della Costituzione, una battaglia politica e non è solo una questione di soldi: ci tengo ai ragazzi che lavorano con me -dichiara il direttore di Radio Veneto Uno- in questo progetto ho messo tutto quello che avevo». Ci sono risorse per proseguire al massimo per due mesi e nel frattempo i quattro dipendenti della radio saranno avviati alla cassa integrazione. «Non riusciamo a pagare le bollette -ammette Ghizzo- e i dipendenti sono quattro mesi che lavorano senza stipendio». Le vie d'uscita? Si pensa ad un ricorso al Tar e intanto qualche imprenditore sembra stia facendosi avanti per ridare anima ad una radio che rappresenta l'anima di Treviso e fucina di tanti giornalisti e personalità che qui sono maturate e cresciute. «Ci provo, ci proverò fino all'ultimo respiro»: promette Roberto Ghizzo, battagliero come sempre e forte anche dell'appoggio del sindaco di Treviso, Mario Conte, che non ha fatto mancare il suo appoggio.


Si parla di