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Vinum Treviso in moto - La strada del Prosecco

Il mio viaggio inizia nella Città di Treviso, con l’obiettivo preciso di scoprire nuovi posti e mostrare così le zone di più interesse, e quelle meno conosciute, attraversando la regione Veneto in moto. Un progetto ambizioso che nasce grazie alla collaborazione con l’enoteca VinumTreviso di Villorba, che partendo da una semplice idea, mi accompagneranno in questo viaggio alla scoperta dell’enogastronomia delle singole città. In questo primo viaggio partiamo percorrendo la “strada del prosecco ed i vini dei colli di Conegliano e Valdobbiadene”, tutto in provincia di Treviso. Unendo in questo modo l’insieme dei vari tipi di vino, enologia, con la vasta e varia gastronomia del posto.

La prima tappa da raggiungere è Conegliano ma prima mi fermo sul Ponte della Primula, una frazione del comune di Susegana, osservando il fiume Piave che viene attraversato da due ponti, poco distanti fra loro, uno ferroviario ed uno stradale. Una zona dalle origini antichissime, distrutto e ricostruito più volte, ma il mio pensiero va in particolar modo ai gravi danni della Grande Guerra. Risalgo il moto e non posso fare a meno di visitare un antico complesso fortificato di Susegana, il castello di San Salvatore. Lì rimango incantato da una cornice del panorama trevigiano, proprio nel cuore Veneto, affascinato dalle dolci colline del Prosecco. Il mio percorso prosegue seguendo gli odori ed i profumi dei prodotti tipici del territorio, come olio di oliva e grappa, ammirando di conseguenza gli scorci collinari tra storia e castelli, come il castello dei Collalto a Collalto di Susegana, Treviso, fino a raggiungere Conegliano. La prima tappa ufficiale del mio percorso. Obbligo il passaggio per il centro storico, passeggiando tra i portici di Contrada Grande, o ammirando l’imponente bellezza del Duomo di Santa Maria Annunziata e San Leonardo, con lo sfondo del Castello medioevale, situato sul Colle di Giano. Un posto strategico per dominare ed osservare l’intera città ed il territorio circostante. Poco distante si trova l’Istituto Cerletti di scuola media superiore, una delle undici d'Italia in cui si studia l’enologia, fondata nel 1876. Ecco che da qui partiamo per la Strada del Vino, dove i borghi suggestivi ci regalano panorami mozzafiato, come ad esempio l’antico Molinetto della Croda, del XVII° secolo, con macina ancora funzionante, nella località Refrontolo. Parliamo di un caratteristico progetto di architettura rurale, in cui le fondazioni poggiano incastonate sulla nuda roccia. Un luogo magico per i tanti artisti che hanno fatto nascere i loro capolavori, o per i tanti visitatori incantati dal quella calda atmosfera. Non essendo un enologo, mi sono affidato ai suggerimenti di VinumTreviso, e da lì ho potuto degustare il vino Refrontolo Docg della regione Veneto. Francesco e Chiara Renaldin, proprietari dell’enoteca, nonché veri esperti di vini, mi hanno suggerito questo tipo di vino, il Refrontolo Docg, dal colore rosso rubino/granato, intenso. Percorrendo altri paesi arrivo a Solighetto, scoprendo la settecentesca Villa Brandolini. Proseguo verso l’Abbazia cistercense Santa Maria di Follina, per poi osservare dal basso l’immenso Castelbrando di Cison di Valmarino. Una rapida escursione mi porta all’Abbazia Benedettina di Santa Bona di Vidor, attraversando la zona del Cartizze, prima di arrivare a Valdobbiadene alla Villa dei Cedri. Un paesaggio caratterizzato da colline appuntite e punteggiate dalle antiche “casere”, piccole costruzioni di una volta, utilizzate oggi come deposito per attrezzi agricoli. Mi fermo immobile ad osservare la collina del Cartizze, da cui nasce l'omonimo e pregiato spumante Veneto, dall’antico nome dialettale “gardiz”, il graticcio sulla quale veniva posta ad appassire l’uva. Il top per eccellenza dell'area Docg Conegliano-Valdobbiadene. Il mio viaggio termina proprio a Valdobbiadene centro, per poi rientrare al campo base, dopo aver percorso poco più di 100 chilometri in moto. Il mio pensiero va alla bellissima giornata passata nello scoprire questo nuovo mondo che da anni mi ha adottato. Vivere in moto questa nuova esperienza non farà altro che arricchire il mio bagaglio culturale lasciandomi solo ricordi positivi, portando a casa una conoscenza di prodotti tipici del territorio dove vivo, come ad esempio il Marrone di Combai IGP, dall’odore fragrante delle castagne arrostite della zona, che trasportato dall’aria, ci stimola ad assaggiarle, accompagnate ovviamente da un buon bicchiere di Prosecco o di Marzemino.


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