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All'Ultimo Miglio della Ostiglia un 1 agosto come da tradizione

San Giuseppe. Rispettata la tradizione, tipicamente trevigiana, dell'ombra di bianco di primo mattino, appena desti , prima d'intraprendere le occupazioni giornaliere. Un bel gruppo, oltre una cinquantina, di contradaioli della Moncia hanno brindato col sindaco Mario Conte augurando, come da prassi, salute e prosperità a tutti i trevigiani. Si narra che la regina d'Ungheria di passaggio nella Marca proveniendo da Venezia s'ammalasse all'improvviso gravemente e venisse ospitata in un convento nella speranza che il riposo le giovasse. Invece le condizioni dell'inferma ,colpita dalle febbri malariche, peggiorarono a vista d'occhio tanto che le suore, disperate, non sapevano più cosa fare se non pregare con ancor maggiore intensità. Una consorella, ricordando gli insegnamenti dei suoi nonni, presa una caraffa corse nella cantina del convento, stillò il vino bianco che stava fermentando nelle botti,erano i grappoli sugosi della vendemmia di Sant'Anna, e lo portò alla regina che immediatamente si riprese fino alla completa guarigione. Un miracolo? Forse! Sta di fatto che quel benefico nettare fu davvero una prodigiosa medicina per scacciare la febbre malarica della sovrana. Rimedio ben noto per altro ai contadini delle campagne trevigiane che, sotto le torride temperature della canicola - 24 luglio/26 agosto- attendevano ai lavori nei campi assediati dagli insetti, mosche e zanzare su tutti. Al Ristoro Ultimo Miglio, sotto l'ombra balsamica dell'ultra ottuagenario castagno che accoglie e rifresca gli escursionisti, sempre numerosi provenienti da tutta Europa, il sindaco Mario Conte, assieme ai giovani proprietari Alessandro e Tiziana che han fatto gli onori di casa, ha voluto mescere il vin bianco per tutti i presenti e, idealmente, per tutti i trevigiani augurando loro,assieme al vice-sindaco De Checchi, agli assessori Manera e Nizzetto che ha voluto inquadrare storicamente la ricorrenza ed al consigliere Antonio Dotto, nel brindisi di rito, salute e prosperità per il proseguo dell'anno.I più vecchi, riandando colla memoria ai ricordi di gioventù, sciorinavano proverbi e detti popolari tra una sosata e l'altra allietando gli astanti che sorridevano cmpiaciuti, annuendo a più riprese. " El caldo fa cantare le ràcole" sentenziava uno, le raganelle van su per le piante "par ciamàre acqua" aggiungeva un secondo, "ricordeve che San Vicenso de la gran fredùra (4 aprile) e San Lorenzo de la gran calura (10 agosto) uno e l'altro poco i dura" concludeva un terzo. In attesa della "pioggia d'agosto che rinfresca il bosco", cioè l'aria, ed anche " aqua de agosto miele e mosto" perchè è una sorta di biblica abbondaza se ad agosto la pioggia arriva benefica a mitigare l'arsura. Il brindisi di stamane è stato propiziatorio anche per questo, si spera. Foto finale a suggello di questo singolare principio di giornata, erano appena scoccate le 8.00 , dietro al banner che riproduce un'acquerello della giovane artista di Ostiglia, Annalisa Maestri, dedicato alla "Strada del Respiro", la ciclopedonale ristoratrice, che dalle rive del Sile giunge a quelle del Po unendo il fiume di sorgiva più lungo d'Europa a quello più lungo d'Italia. Buon Primo Agosto a tutti !

Vittore Trabucco


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