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Ostiglia, ultimo miglio, cantiere in fermento

Un cantiere in fermento come non si vedeva da tempo, in particolare da quell'ormai storico weekend del luglio 2017 quando, finendo addirittura prima del tempo preventivato, si costruì il tunnel Po ,il primo dei due previsti nel progetto "Ultimo Miglio". Oggi così, mentre si provvedeva alla piantumazione della seconda tranche di essenze arboree a ripristinare quel bosco lineare che è una delle peculiarità della ciclopedonale in territorio trevigiano tanto da farla denominare, a ragione, "strada del respiro "- i primi cento alberi messi a dimora nell'ottobre scorso- ,si sono montate le palizzate a contorno delle mezzelune che diverranno aree sosta di quell'anfiteatro naturale creato dai terrapieni delle bretelle che da v.le della Serenissima scendono all'ecocentro. Palizzate di uno sfavillante ed elegantissimo color nero che fa risaltare pure il vecchio ponticello dell'ex ferrovia che scavalcava uno dei tanti ampi e profondi fossati che delimitavano i poderi, un tempo ricchissimi d'acqua e di pesci, Siamo a ridosso della contrada Paludetti di San Giuseppe, toponimo che fa proprio riferimento a questa abbondanza . Di concerto si è anche provveduto a stendere uno speciale fondo anti-sdrucciolo all'interno dei tunnel ed a predisporre il necessario per l'illuminazione prevista. Presenti diversi responsabili del progetto a coordinare i lavori. Lavori che dovrebbero avviarsi ormai all'agognata conclusione e che, va ricordato, hanno comunque un ritardo, ad oggi, sulla data di consegna di ben 560 giorni.

Vittore Trabucco


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