Segnalazioni

Treviso-Ostiglia, sfalcio e...archeologia

E sfalcio fu! L'Ultimo Miglio che s'avviava a rinverdire i fasti affatto esaltanti dell'anno scorso in fatto d'incuria e disinteresse istituzionale si è di nuovo messo a posto, come merita e come meritano pure gli escursionisti che, dopo il confinamento - anche se fa più figo dire lockdown - son tornati in gran numero a riossigenarsi lungo il sedime dell'ex ferrovia TV-Ostiglia. Con lo sfalcio e tornato a respirare pure il filare di arbusti rifiorenti, osmanthus, piracantha, oleandri , dirimpettaio di quello dei carpini nel tratto adiacente all'eco-centro. Arbusti ripiantumati dopo lo scellerato intervento dell'anno passato per rasare erbacce e sterpi che li aveva eliminati in piena fioritura e che stavano rischiando un pericoloso ed inverecondo bis. Tutto bene quindi? Sì e no. Il taglio ha riportato alla luce tutte le schifezze qui abbandonate in barba alle ordinanze anti spostamenti ed al comune senso del pudore che gli EVI, gli Eco Vandali Insulsi , hanno continuato a disseminare in abbondanza fidando nella pressocchè certa impunità. Auspicare che col taglio venissero immediatamente rimosse era evidentemente pretendere la luna. Così gli sfalciatori sono divenuti , ipso facto, dei provetti Indiana Jones ed i loro "rinvenimenti" fanno ora bella mostra di sè in questo novello museo diffuso all'aria aperta. Museo che è in perfetta regola secondo le ultime ordinanze emanate circa gli assembramenti e le distanze da rispettare. La curiosità stavolta non ha ucciso il gatto, come nella celeberrima canzone, ma ha destato sapidi commenti nei "visitatori" che loro malgrado debbono ammirare questi tributi all'insipienza : "sempre lavori fatti a metà!- , - ghe e metarìa su pal c...- , - con tutti i disoccupati possibile non fare delle squadre di pulizia del territorio, di lavoro ce ne sarebbe sempre! - , - Ma quand'è che finalmente multano di brutto questi insozzatori seriali? - Intanto ci si gode il lavoro svolto e, siccome fiducia e speranza non sono mai venute meno nonostante le cocenti fregature patite, i moltissimi che hanno, sin dalla sua apertura, a cuore questo gioiello di salubrità cittadino ,non a caso detto "Strada del Respiro", attendono che questo estemporaneo "museo" venga chiuso definitivamente restituendo questi luoghi, ora avvilenti discariche, alla loro emozionante bellezza primigenia.

Vittore Trabucco


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