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Nicola: «Ho aperto un negozio in lockdown»

Nicola e il suo negozio

Immaginate di lavorare da anni in officina, ma di avere un sogno nel cassetto. Immaginate poi di prendere coraggio, mettere via il denaro che serve, prepararsi per mesi, lasciare il lavoro e poi lanciarsi, sperando di volare. Ma ops! Coronavirus. Questo è quello che è successo a me, Nicola, 23 anni a Ponte della Priula. Partito tutto l’estate scorsa durante un viaggio, l’idea sempre rimasta nel cassetto di aprire un negozio di abbigliamento streetwear, come quelli che si vedono in america o nelle più grandi città, con graffiti e cose appese qua e la. Quindi la ricerca di un locale adatto, la preparazione, la ricerca dei brand più ricercati nel settore e via. I primi di febbraio ho annunciato le dimissioni dall’officina dove lavoravo con l’idea fissata da tempo di aprire il mio negozio il giorno 10 marzo 2020. Se qualcuno in quel periodo mi avesse detto che di li a un mese sarebbe arrivata una pandemia mondiale che avrebbe costretto la chiusura delle attività per mesi non ci avrei creduto, mi sarei messo a ridere come minimo, come tutti. Di fatto però è quello che è successo. Dell’incredibile insomma. Cosi ho aperto e chiuso lo stesso giorno come da decreto “coronavirus”, o per meglio dire, non sono riuscito ad aprire. Niente inaugurazione, niente lancio e niente incasso quindi. Beffa tra le altre alla data di oggi 25 maggio non sono riuscito ad ottenere ancora il bonus 600 euro a causa di un errore nella compilazione della domanda non correggibile. Ora finalmente, il 18 maggio, dopo due mesi costretto con le mani in mano, sono riuscito ad aprire! Chiaramente senza festeggiamenti ne assembramenti come da prassi, dico ai miei amici scherzando. Detto questo ci siamo, spero per il meglio, ma fuuu che sfiga! Ora potete venire a trovarmi, al LILWORLD SHOP, Ponte della Priula, statale Pontebbana.


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