Il centro di San Giuseppe sta per essere completamente ridisegnato dalla ciclo-pedonale in completamento che da via Bernardi arriverà sino all'asilo Appiani, figlia-clone della madre montegrappiana, ancora non digerita da residenti e commercianti con le code infinite quando i bus scaricano e caricano gli studenti e colle acrobazie per gli approvigionamenti agli esercizi commerciali in loco. Qui si stanno replicando, già lo si intuisce appieno ormai, gli stessi problemi solo che, invece di un viale cittadino, abbiamo a che fare con una statale, la Noalese, ora ristretta al punto che, è successo l'altro giorno, i mezzi di soccorso sono costretti a millimetrici sfioramenti dei veicoli circolanti, essendo stati quasi azzerati gli spazi a destra delle carreggiate con un imbuto obbligato ai cordoli centro-strada del semaforo davanti alla chiesa. Accedere al sagrato della quale d'ora in poi vorrà dire scavalcare la pista con tutti i pericoli facilmente immaginabili e che già si sono più volte palesati in v.le Montegrappa.

Lo stesso dicasi per recarsi alle attività commerciali, la maggior parte delle quali è sita proprio sul lato della ciclabile. Un sondaggio lanciato in rete ha dato una scaletta delle vere priorità per il quartiere. La domanda era: " con gli 80mila euro per la ciclabile cosa avreste fatto di veramente necessario?". La quasi totalità delle risposte ha additato il semaforo fronte-chiesa come la vera urgenza da risolvere, o eliminandolo tramite un sottopasso o raccordandolo con via A.da Corona, uscire dalla quale è una vera "mission impossible" quotidiana. Via Bernardi e l'immissione sulla statale al secondo posto. A seguire l'illuminazione pubblica,assolutamente inadeguata soprattutto sugli attraversamenti pedonali,la tombinatura della strettissima via Paludetti,il verde pubblico curato con continuità e a dovere . Solo un 3% ha segnalato la ciclopedonale come priorità necessaria.