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San Giuseppe: Home Festival al via, non per cinque giorni ma per tutto l'anno

Con l'apposizione dei cartelli di divieto è iniziata la "blindatura" del quartiere di San Giuseppe in vista dell'imminente apertura dell'Home Festival . Un divieto di sosta con rimozione forzata che " isolerà " i residenti dalla mezzanotte del 28 agosto sino alla mattina del 3 settembre (amici, parenti e persone che volessero venire in visita avvertiti). Ricomincerà, uscendo di casa per attendere alle normali faccende quotidiane o per andare al lavoro, lo slalom tra transenne, jersey, cubi megasize in cemento armato anti terrorismo e variegate squadre di "personale di sorveglianza". Ai disagi del giorno s'aggiungeranno quelli delle notti insonni con musica, a volte solo "rumore", sparati a manetta sino a notte fonda, colla transumanza di orde schiamazzanti in preda, spesso e volentieri, a trip d'ogni sorta, colle sgasate dei bus navetta e lo stridore delle transenne spostate e poi riposizionate per farli passare.

Quest'anno s'attende poi con giustificata ansia, visto il precedente avvilente del 2016, il ritorno dei Prodigy col loro "Fuck you Treviso, fuck you people"- frontman Keith Flint che urlò questo gustoso saluto in modo reiterato per tutta la durata della loro performance. Un disagio che i residenti sopportavano con stoica rassegnazione avendo la certezza che si trattava, in fondo, di soli 5 giorni all'anno. Ora non più! Avremo questo caos per 365 giorni, secondo la volontà dell'attuale amministrazione cittadina che renderà permanenti le strutture Home proprio laddove passa quell'Ultimo Miglio della Strada del Respiro, la ciclopedonale TV/Ostiglia, che verrà definitivamente quindi, a quanto facilmente s'intuisce, "sacrificato". Un'idea che lascia assai perplessi in un quartiere di oltre 6000 persone che invoca la provvidenza ogni giorno perchè conservi ancora a lungo l' unico medico di base o che si fa il segno della croce per attraversare la Noalese dove, in barba ai divieti i "bisonti della strada" circolano allegri facendo pure l'occhiolino ai passanti. Però "c'è stato un indotto di ben 16 milioni sul territorio" ha dichiarato l'assessore di reparto.

Davvero? Siamo proprio sicuri? Certo c'è un incremento di qualche brioches e cappuccini nei bar del quartiere e di alcolici vari nei supermercati di zona a fronte però d' una bella montagna d'immodizia a colorare le nostre strade che, tra l'altro, viene rimossa dagli stessi abitanti come documentammo..Questi fantomatici milioni, se fossero veri, avrebbero magari consentito una pulizia migliore di caditoie, strade e fossati, una manutenzione decente del verde pubblico, piccole cose certo, ma vitali per i cittadini. L'interrogativo che gira, neppure tanto sottovoce, è: "Che male abbiamo fatto, noi di San Giuseppe, per meritarci un simile trattamento? Vogliamo sventrare ancor più il quartiere consegnandolo al caos perenne?". "Confidiamo- aggiugono un pò sconsolati - anche se con pochissime speranze, in un pronto, salutare ravvedimentoper il bene di San Giuseppe, certo, ma pure della città tutta che merita assai di più".


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