Segnalazioni

San Giuseppe: dove gli alberi danno fastidio

TREVISO Nel quartiere di San Giuseppe, sono in molti i residenti che ricordano il bellissimo vialetto alberato a ridosso della statale Noalese. La strada partiva dalla chiesa, passava per l'asilo Appiani e proseguiva verso l'aeroporto Canova. Era formato da splendidi "cercis siliquastrum" che, oltre alle copiose fioriture primaverili erano un prezioso ed efficiente purificatore dell'aria, regalando altresì preziose ombreggiature per la calura estiva e fungendo da efficace barriera sonora contro il traffico, affatto esiguo, della statale.

Un polmone verde che ora, complice il cantiere per la posa della fibra ottica, si sta eliminando completamente col risultato, già visibile nei tratti completati, di uno squallido deserto d'asfalto, cemento e smog che, se da un lato dà maggiore visibilità alle attività commerciali dall'altro toglie quel "verde urbano" che a parole si giura di voler tutelare ed aumentare. "Perchè? Non si poteva in alcun modo fare altrimenti?" domandano i residenti. E quel Regolamento sul'argomento appena scritto non prevede tutt'altro? Certo, si sa, gli alberi sporcano, diventano pericolosi, sono alla fine solo costi. Molto meglio delle belle anonime cordonate cementizie che fanno tanto "architectural trends". Consci della loro imminente fine i pochi Cercis ancora in piedi stanno versando sul vialetto copiose, colorate "lacrime" e noi con loro mentre un corrucciato e costernato Graziano Appiani, il benemerito ingegnere milanese, che tanto fece per Treviso osserva allibito dal giardino di quell'asilo che volle e costruì quale oasi serena per i bimbi trevigiani.


Allegati

Si parla di