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Treviso-Ostiglia, due modi opposti di celebrare la giornata dell'ambiente

Mercoledì 5 giugno era la giornata mondiale dell'Ambiente. Istituita dall'ONU nel 1972 fu celebrata la prima volta nel 1974 con lo slogan "Only One Earth". Quest'anno pareva ci fosse stato un risveglio di coscienze potente sul tema grazie a Greta Thunberg ma la realtà ci consegna una sorta di Giano bifronte. Ecco infatti due modi opposti di celebrare la giornata qui a Treviso. Da un lato il silenzio operoso di chi ogni giorno si prende cura di un pezzetto dell'ambiente che lo circonda, in questo caso un tratto d'Ostiglia, manutenzionandolo a dovere compresa la raccolta dell'immondizia gettata in modo sconsiderato da qualche ebete patentato, dall'altro l'arrogante insulsaggine di chi, quotidianamente, lorda l'ambiente dove vive considerandolo la propria personale cloaca, tanto poi c'è sempre qualcuno che pulisce, forse. Mentre al primo va un "grazie" dal profondo del cuore per come si prodiga a favore di tutti , al secondo che, come si è appurato dai rifiuti abbandonati , stavolta ha pure un nome ben scritto ,Ennio, una standing ovation di disgusto per aver voluto marcare con le sue "trappole", come è vergato i in uno degli imballaggi gettati, uno dei gioielli del nostro territorio cittadino, quell'Ultimo Miglio appena aperto e già felicemente percorso da migliaia di persone, tantissimi gli stranieri, desiderose di riossigenarsi lungo il "bosco lineare" che lo cinge ai lati e che debbono ammirare simili disgostosi scempi.

Vittore Trabucco


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