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Perché l’obbligo della mascherina anche in moto? Nuovo DPCM ottobre 2020

Il giorno 13 ottobre è stato emanato il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riguardo le misure precauzionali dell'emergenza Covid-19. Tra i vari elementi inseriti è stato evidenziato l’obbligo della mascherina in auto e moto, con una differenza notevole, riguardo la vecchia Fase 2. Il nuovo decreto ministeriale ci ricorda le norme sull’utilizzo della mascherina, compreso il distanziamento sociale. Valido sia per gli automobilisti che viaggiano in due o più persone, ma in particolare modo per i motociclisti che viaggiano in coppia. La mascherina in auto non sarà obbligatoria solo quando si viaggerà accompagnati da conviventi della stessa dimora, non più valido per i congiunti se, per l’appunto, non conviventi dello stesso tetto. Importante il distanziamento sociale e le dovute limitazioni obbligatorie. L’obbligo della mascherina in moto è un poi più complesso. Perché sempre obbligatorio? Pur viaggiando da soli, l’obbligo della mascherina è comunque obbligatorio per il seguente motivo: il soggetto si trova all'aperto, e l'utilizzo della mascherina, pur avendo il casco (aperto o chiuso), dovrà sempre indossarla.  Un possibile passeggero? Solo se si tratta del convivente, purché indossi la mascherina. Allora Perché non viaggiare in moto anche con congiunti o amici? Per il semplice fatto che il sellino del motociclo, non soddisfa le norme di distanziamento sociale. Stessa regola valida anche per gli spostamenti in bici e in monopattino elettrico, con l’obbligo della mascherina, rispettando in più il codice della strada - non passeggeri a bordo - con la sola eccezione, riguardo le sole bici, di passeggiare con il bambino/a nel seggiolino, portato esclusivamente da un genitore o un fratello, convivente. La sanzione prevista, validata per chiunque non dovesse rispettare tali regole, sarà di una multa salata da 400 a 1.000 euro, con relativa verifica tramite carta d’identità sulla relativa convivenza. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a conferma del nuovo DPCM entrato in vigore il 14 ottobre, riferisce ai cittadini veneti di non allarmarsi pur avendo già pronto un documento correttivo da presentare al Governo. Il virus esiste, ma il 97% dei positivi non ha sintomi. Ci sono 362 persone ricoverate tra cui 41 in terapia intensiva. Anche se non esiste una vera e propria emergenza ospedaliera, il Presidente Zaia raccomanda a tutti i cittadini di indossare sempre la mascherina il più possibile.


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