Segnalazioni

E' proprio Natale a San Giuseppe

San Giuseppe. Non solo uno splendido sole ma anche il gioioso belare di un gregge ha risvegliato stamane il quartiere riscaldando con un sorriso grandi e piccini accorsi in fretta ad ammirare l'inconsueto spettacolo. Erano circa la metà degli oltre 1700 capi che la scorsa settimana, provenienti dal Trentino, avevano sostato nella campagna castellana tra Salvarosa e Riese venuti a ricordarci l'imminenza del Santo Natale. Quasi un appuntamento fisso ormai come i mercatini nel centro storico, visto che si ripete, con regolare cadenza in questo particolare periodo, da qualche anno a questa parte. Per fortuna, aggiungo io, perchè risveglia sopiti ricordi di gioventù e regala momenti indelebili nei bambini, levandoli per qualche istante dal mondo virtuale di tivvù ,tablet ed ammennicoli elettronici vari. Ad accompagnare gli ovini c'erano anche una decina tra capre e montoni ed alcune asine, tra cui la Beppa che, come mi racconta Osvaldo, il sanguigno pastore, è prossima ad un nuovo parto e, da futura mamma, segue con occhio vigilissimo gli agnellini che zompano un po' troppo vispi e distratti negli attraversamenti stradali.

Un raglio al momento giusto e la corsa di Buck , uno dei due cani che sorvegliano il procedere della "truppa" riportano gli "scapestrati" all'ordine. " Sono pecore e capre da carne perchè con la lana od il latte non si fa reddito" - mi racconta Osvaldo - " nonostante quello che si racconta in televisione. Riusciamo a vivere, non mi lamento, sono all'aria aperta e non ho orari, anche perchè le bestie vanno "guarnite" 24 ore su 24 ed ogni santo giorno". Ad aiutarlo c'è Youssuf, giovane nigeriano che mi racconta delle capre della sua famiglia che portava a pascolare nelle magrissime pianure attorno al suo villaggio. "A parte il freddo e la neve, che non avevo mai visto e provato, sono contento perchè mi viene in mente casa mia" e si scioglie per un istante in un largo sorriso.


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