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Treviso conta i danni dopo il fortunale: una strage di alberi sradicati

TREVISO Il violento fortunale che si è abbattuto su Treviso ieri notte ha lasciato segni evidenti della sua violenza. A Canizzano, centrato da una saetta che l'ha sventrato, è crollato sulle tombe del cimitero uno dei giovani cipressi che contornano i vialini interni.

A San Giuseppe, in strada di Boiago, la furia del vento ha divelto 3 giovani platani, uno dei quali ora appoggia pericolosamente la propria cima sui fili della linea elettrica che costeggia la via. Lungo la ciclopedonale Treviso-Ostiglia poi, specie nel tratto tra Badoere e Quinto una serie di alberi sono caduti ostruendo a tratti il percorso. Si ripropone così in tutta la sua evidenza l'annosa questione della "manutenzione ordinaria", problema volutamente irrisolto da tempo e colpevolmente derubricato a "dettaglio" quando invece dovrebbe essere "priorità". Anche per evitare che quel capitolo di spesa a torto considerato "oneroso" e ridotto man mano all'osso, divenga giocoforza davvero pesante per le casse comunali e, in fin dei conti, per le tasche di tutti noi.


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