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Il ciclismo fa bene, ma attenti a non fare un fuorigiri

Lo sport ciclo amatoriale fa bene al corpo e alla mente, però bisogna stare attenti a non esagerare ….. Nata a Chions, Tiziana Corazza inizia con l’atletica leggera e poi passa alla pallacanestro arrivando a giocare anche in serie B, si avvicina al ciclismo dopo i 30 anni, da subito si trova bene e pian piano s’innamora di questo sport che le darà tante soddisfazioni . Inizia con la strada, i circuiti prevalentemente, poi MTB per passare nel 2008 al ciclocross grazie a un amico che gli presta la sua bici (un “cancello” in acciaio del peso di 12 kg ), con il tempo migliora la tecnica e migliora anche la resistenza, vince dappertutto e corre 12 mesi all’anno, forse troppo pensa qualcuno. Sembra instancabile,Eugenio Giordan l’ha definita “Elegante come una berlina, scattante come un go-kart! ” ma ad un certo punto Tiziana inizia a non avere più gli stimoli giusti per soffrire, vincere ormai non è più importante ( ha già vinto tutto quello che c’era da vincere nella categoria amatoriale ), si è rotto quel meccanismo che ti fa stringere i denti e uscire ad allenarti quando non ne hai voglia . Tiziana cos’è stato per te il ciclismo? « mi ha dato tante soddisfazioni e sono contenta di tutto quello che ho fatto, è importante avere un buon equilibrio tra lavoro, sport e famiglia, per avere buoni risultati ci vuole anche tanta determinazione e sacrifici, io li ho fatti per circa 10 anni, ora ho altri obiettivi » Ti piacciono gli animali, hai 2 cani e Ti dedichi al soccorso cinofilo, raccontaci com’ è cambiata la tua vita con loro « per chi ama gli animali sa bene cosa si prova, i miei cani salvano le vite delle persone, sono straordinari, io ora sono aiutante istruttore nel gruppo Ana di Belluno, mi piace ». E la bici ? «ora lavoro in una palestra, esco ancora con la MTB per tenermi in forma,a dire il vero mi mancano le corse e tutto il gruppo, il Comitato Acsi di Treviso era per me una famiglia »


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