Politica

L'onorevole Puppato all'attacco dopo il Referendum: "Zaia cerca solo la rottura"

L'esponente trevigiana del Partito Democratico è tornata a esprimersi nelle scorse ore contro le scelte prese dal Governatore del Veneto, colpevole a suo dire di chiedere troppo a Roma

TREVISO “Luca Zaia è in cerca di un pretesto per poter rompere la trattativa ancor prima che inizi e poter poi gridare a Roma ladrona, come era PIÙ che facilmente prevedibile, il Governatore pare confermare con i suoi primi passi post-referendum tutti i nostri dubbi. Dubbi motivati e spiegati più volte che hanno portato peraltro quasi il 45% ad astenersi dal referendum. Il Presidente ha altro in mente, contribuire al già pesante contenzioso in corso con lo Stato e il Governo, farsi propaganda e puntare il dito sempre e solo verso Roma, sempre più evidente”. A dirlo è Laura Puppato, senatrice del Partito Democratico che nelle scorse ore è tornata sulla questione degli esiti del Referendum sull'autonomia.

La richiesta dello statuto speciale non è certo una sorpresa, la domanda così vaga era voluta per poterla utilizzare in modo diverso dal giorno dopo. È evidente che Zaia non ha alcuna intenzione di rimanere nei confini dell’articolo 116 della Costituzione, perché per farlo avrebbe potuto semplicemente rispondere alla lettera del Ministro Costa del maggio 2016, che lo invitava ad aprire il tavolo - ha continuato Puppato - ma ormai c’è il gusto a sparare sempre più in alto, come prevedeva la richiesta, respinta, di indire un referendum sull’indipendenza oppure la pubblicità ingannevole fatta durante l'intera faziosa campagna elettorale, che prometteva di trattenere parte  del residuo fiscale e competenze come giustizia e sicurezza che non sono nelle disponibilità di alcuna regione anche a statuto speciale in Italia." “L’unico interesse di Zaia è arrivare alla rottura e aumentare il malessere come del resto è chiaro persino a Maroni e Brunetta, che per primi hanno criticato questo atteggiamento sempre e solo distruttivo. Non è un caso che dal 2010 il Veneto non ha una politica seria di sviluppo regionale, ma solo scelte scellerate e salassi economici come il superticket in sanità o la Superstrada Pedemontana e danni ambientali come l’emergenza Pfas” ha concluso.


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