Politica

Biotestamento, Lorenzo Damiano senza peli sulla lingua: “Legalizzato l’omicidio”

A poche ore dall’approvazione della legge sul Biotestamento arrivano le dichiarazioni di Lorenzo Damiano, leader del Popolo della Famiglia, rilasciate anche sulla rete televisiva nazionale: "Sconcerto e amarezza, il popolo è stanco"

Lorenzo Damiano a Canale Italia

A poche ore dall’approvazione della legge sul Biotestamento arrivano le dichiarazioni di Lorenzo Damiano, leader del Popolo della Famiglia, rilasciate anche sulla rete televisiva nazionale: “C’è sconcerto e amarezza per una legge che, forse al pari di unioni civili e aborto, è una delle peggiori mai approvate dalla politica italiana. Sconcerto perché ancora una volta si fa passare una legge che parla di morte e che, inutile negarlo, di fatto legalizza l’omicidio e spalanca le porte all’eutanasia. Vedrete come rispetto alle Dat il passo sarà breve: dal caso pietoso si passerà, come già avviene in Nord Europa, a contemplare anche casi di malati non terminali. Basterà soffrire di Alzheimer o di depressione per essere soppressi”.

"LA FORBICE SI ALLARGA"

Damiano spiega: “Se una persona lucida firma oggi le Dat e disgraziatamente un giorno vorrà cambiare idea, o perché è stata trovata una cura per la sua malattia, o perché infiammato da un rigurgito di vita, non potrà più farlo se verrà giudicata incapace e qualora nessuno dei tutori, figli compresi, si opporrà all’atto sottoscritto in precedenza. Vi rendete conto della gravità della situazione? Prendete il caso dell’anziana donna malata che in Olanda, al momento di subire l’iniezione letale ha dichiarato di non volere più la morte. Nessuno ha accolto la sua richiesta, nemmeno i medici, nemmeno i familiari e la procedura è stata brutalmente rispettata. Capite la follia di questa pericolosissima legge? Questi sono fatti, non chiacchiere”.

"IL POPOLO E' STANCO"

“Infine – chiude Damiano – l’aver accelerato l’approvazione di questa legge a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere e dalle nuove elezioni svela il vero volto della nostra politica, ancora una volta piegata alle lobby di morte europee. Il tema è troppo delicato per essere risolto in poche ore e in modo così brutale: con la bocciatura di tutti gli emendamenti, compreso quello della negazione dell’obiezione di coscienza da parte del medico. Un modus operandi di una gravità assoluta che ancora una volta ci fa dire: stiamo veramente vivendo un periodo di dittatura del pensiero unico. Alle politiche del 2018 è indispensabile entrare in Parlamento per opporci con tutte le nostre forze a leggi mortifere come queste: è indispensabile per risorgere, ritornare alla sovranità monetaria e popolare. Il popolo è stanco e con questa brutta pagina della storia italiana le carte sono definitivamente scoperte su chi comanda e detta le priorità anche nel nostro Paese. Se i leader degli altri Paesi lo desiderano, vengano loro a inginocchiarsi all’Italia. E’ finita la commedia di questa politica criminale”.


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