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Visite guidate a partenza aggregata per la mostra "Lotterie, lotto, slot machines"

Domenica 4–11–18 febbraio alle ore 11 sono in programma delle visite guidate con partenza aggregata (costo di 3 euro a visitatore) alla mostra Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna, aperta fino al 18 febbraio negli spazi Bomben di Treviso. L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Gherardo Ortalli, racconta la storia del gioco d’azzardo, dall’età moderna ai giorni nostri. La mostra intende mettere in luce per campioni, con l’esposizione di selezionate testimonianze, come si siano sviluppate nei secoli le pratiche del gioco di fortuna e come abbia operato il controllo pubblico (e in Italia in particolare) nello sforzo di regolarlo.

Questo ha significato anche vedere come le pubbliche finanze abbiano da sempre ricavato un utile finanziario dal controllo, dalla concessione o dal divieto del gioco. Le entrate diventano introiti fondamentali sia per i momenti più difficili (per esempio le lotterie in tempi di guerra e patriottiche), ma anche per imprese di pubblico interesse, come nel caso, per esempio, degli introiti del lotto che nella Roma pontificia sono serviti dal Settecento per la bonifica delle Paludi Pontine o per la Fontana di Trevi o per il Palazzo della Consulta (oggi sede della Corte Costituzionale).

In mostra si possono vedere importanti opere, oggetti e documenti arrivati da collezioni italiane e straniere. Dai Musei Civici di Treviso è giunta la grandiosa Estrazione del gioco del lotto in piazza San Marco, capolavoro di Eugenio Bosa. Grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Veneto-Museo Nazionale Collezione Salce sono esposti alcuni manifesti pubblicitari di inizio Novecento. Documenti e giochi antichi provengono dall’archivio della Lotteria Nazionale Belga di Bruxelles così come dalla Collezione Valvassori della Biblioteca Classense di Ravenna, dalla Collezione Alberto Milano, da quella del collezionista bolognese Silvio Berardi, e di studiosi come lo stesso Gherardo Ortalli, Alberto Fiorin e Manfred Zollinger, nonché dalla fabbrica di carte da gioco Dal Negro.


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