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Mostra d'arte "Aritmie" a Treviso

GEOGRAFIE EMOZIONALI DELL’ORGANO CARDIACO
Lavori su porcellana, dal 2016 al 2019

La ceramica, elemento per antonomasia fragile e deputato alla rappresentazione di decori eleganti e delicati, nelle sue opere viene caricata di simboli e significazioni forti proprio a manifestare il paradosso esistenziale che caratterizza tutta la sua produzione.
Ovvero la consapevolezza che le proprie fragilità e debolezze possono essere intese come elementi di forza autentica nella condizione umana.

Nell'epoca in cui viviamo, disincantata e dominata da un tecnicismo senza precedenti, nell'immaginario quotidiano, nonostante la deriva relativista, le espressioni simboliche che coinvolgono il cuore raggiungono punte impensabili per l'entità di cui ne è compartecipe la nostra esistenza. Esse compaiono in ogni forma dei rapporti umani e delle culture universali. Spaziano dalla poesia alla letteratura, dall'arte ai simboli della fede e delle immagini sacre, per giungere ai gioielli, agli arredi, alla filmografia, alla musica ed approdare alle carte da gioco, ai francobolli, ai ricordi ed agli scritti per ricorrenze, festività, per scambi degli auguri, fino al lessico comune.

Di conseguenza è quasi inevitabile riflettere e chiedersi: perché l'umanità ha scelto il cuore come simbolo tangibile per esprimere sentimenti, passioni, sensazioni di gioia, ma anche di dolori e di sofferenze?

Nel caso della nostra artista, la scelta di rappresentare il cuore nella sua anatomia, riflette come la conoscenza intima di se stessi implica tanto la capacità introspettiva di leggersi dentro quanto la possibilità vedere com'è il dentro.


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