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Al Teatro del Pane torna con "Romeo&Giulietta - L'amore e' saltimbanco" e "La battaglia dei pedali"

Il Teatro del Pane - via Fontane 91, Fontane di Villorba (TV) - riprenderà, dopo la pausa pasquale, la propria programmazione a partire da venerdì 1 aprile, proponendo per il weekend la rentrée dello spettacolo teatrale Romeo & Giulietta - L'amore è saltimbanco, una rilettura in chiave veneziana e virata alla commedia del dramma di William Shakespeare a cura di Stivalaccio Teatro; per poi proseguire sabato 2 aprile con una seconda pièce dal titolo La battaglia dei pedali, spettacolo teatrale realizzato dalla compagnia La piccionaia che celebra la parte meno conosciuta della leggenda italiano Gino Bartali, quella che lontana dai pedali lo vuole eroe contro il nazismo.

Si comincia quindi Venerdì 1 aprile e così, dopo il successo di gennaio, in cui è stato registrato il sold out, a grande richiesta, torna lo spettacolo Romeo & Giulietta - L'amore è saltimbanco, tragicommedia teatrale, scritta e diretta da Marco Zoppello con Anna De Franceschi, Michele Mori, e lo stesso Marco Zoppello. Il 15 Luglio 1574, Venezia è in subbuglio. Per calli e campi si favoleggia che Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, trascorrerà una notte presso la Repubblica Serenissima: un grande onore per il Doge e per tutta la città. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanchi dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. La scelta cade sulla più grande storia d'amore mai scritta: Romeo & Giulietta di William Shakespeare. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto… Dove trovare la "Giulietta" giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Così, quando tutto sembra ormai perduto, ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e "honorata cortigiana" della Repubblica, disposta a cimentarsi nell'improbabile parte dell'illibata giovinetta. Con Romeo & Giulietta - L'amore è saltimbanco, Shakespeare diventa materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il Teatro Popolare, le grandi passioni dell'uomo, i pregiudizi da "Mercante", "Tempeste" e naufragi, in una danza tra la Vita e la Morte, coltelli e veleni, lacrime e risa. Apertura ore 19.30, Cena ore 20.00 - contributo € 25, Spettacolo ore 21.30 € 10. Cena + spettacolo € 35

Sabato 2 aprile, invece, sarà la volta de la messa in scena di La battaglia dei pedali, a cura della compagnia teatrale La piccionaia, spettacolo scritto e diretto da Ketti Grunchi, con Aurora Candelli, Francesca Bellini, Julio Escamilla, scenografia e luci di Yurji Pevere e foto di Delfina Pevere. Al centro della narrazione di quest'affascinante pièce vi è la storia vera di Gino Bartali, "ragazzo controvento" che fin dall'infanzia ha visto nella bicicletta la propria compagna di viaggio prediletta, dai tempi in cui viveva in un piccolissimo paese sulle colline toscane, un pugno di case attorno ad "una chiesa, un'osteria, un barbiere senza pretese, un mulino", fino ai grandi successi nazionali e internazionali (tre vittorie al Giro d'Italia e due al Tour de France). C'è però un elemento altrettanto importante sul quale poggia la rappresentazione, ed è il fatto che nel 2013 il ciclista è stato riconosciuto, post mortem, "Giusto tra le Nazioni" in seguito alla scoperta di una straordinaria verità rimasta celata, nell'arco di una vita memorabile, a tutti coloro che non furono direttamente coinvolti. Gino Bartali, infatti, salvò la vita a ottocento ebrei fra gli anni '30 e '40, nascondendo nella canna e nel sellino della sua bicicletta documenti falsi che avrebbero allontanato il pericolo della deportazione nei lager nazisti, italiani e d'oltralpe.

Tre giovani anime in felpa raccontano con chiarezza e passione di un percorso in salita, di una militanza silenziosa, al di sopra della giustizia di un regime che si ritrova al seguito delle follie razziste dettate dall'arianesimo, eppur connotata da grande discrezione ed efficienza. La presenza scenica di Aurora Candelli, dalla voce calda e avvolgente, Francesca Bellini, dallo sguardo penetrante e sincero, e Julio Escamilla, messicano dalla veemente enfasi espressiva, denota una costante interdipendenza delle parti, tessendo un rapporto fitto di declamazioni, descrizioni, riflessioni, evocazioni che vedono gli attori a più riprese interpretare con rapida e precisa spigliatezza i protagonisti della vicenda, oltre ai ruoli di umili referenti di una realtà esemplare. Il minimalismo delle luci e delle scenografie, curate da Yurji Pevere, fa di una manciata di pedane muri, confini, piedistalli, cancelli, i movimenti dei quali e fra i quali si rivelano sovente variegati e insospettati. L'apparato musicale si colora di sfumature che vanno dall'ammaliante klezmer (genere di tradizione tipicamente ebraica) ai contrasti di poderose cariche guerresche. Tutti elementi che mai vanno a discapito della trasparenza e dell'elementarità del detto e del mostrato. Il non-ebreo Gino Bartali è oggi un nome rispettato nella "Cycling Hall of Fame" ed onorato da "Yad Vashem", l'Ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah, che gli dedica fra gli alberi del Giardino dei Giusti un'incisione, nella sezione dove trovano posto altri 633 italiani, che a rischio della propria vita e senz'alcun interesse personale si sono adoprati per la salvezza anche di un solo fratello perseguitato. Apertura ore 19.30, Cena ore 20.00 - contributo € 25, Spettacolo ore 21.30 € 10. Cena + spettacolo € 35

Per info: . Come arrivare al Teatro del Pane: https://teatrodelpane.it/contatti/


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