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“Sul lampor”: incontro con la Società Iconografica Trevigiana

In una società in cui in ambito tecnologico sempre più si parla di domotica e robotica per semplificare la gestione della propria abitazione, in cui – si legge – alcuni passano nottate intere in coda per essere i primi ad aggiudicarsi il modello più innovativo del telefono cellulare, la Società Iconografica Trivigiana col patrocinio della Città di Treviso propone ai cittadini una serata in netta controtendenza. Si proporrà infatti la riscoperta di un antico mestiere corale, di una tradizione che per ultime le nostre nonne hanno saputo rendere quanto mai preziosa e apprezzata: quella del bucato lavato a mano, lungo un corso d’acqua dolce, inginocchiate sul lampor, l’inginocchiatoio in legno sul quale le lavandaie si posizionavano per sciacquare in acqua la biancheria, e rimanevano inginocchiate lì per ore, indipendentemente dal clima torrido o gelido.

Proprio “Sul lampor” è il titolo dell’evento che avrà luogo martedì 26 febbraio 2019 alle ore 20.45 presso l’auditorium della Scuola Media Stefanini – Borgo Cavalli, in cui la spiegazione delle ragioni per cui il mestiere dei lavanderi ha costituito nel corso dei secoli non solo un modo di vivere, ma anche un volano economico per quelle situazioni in cui l’uomo ha saputo riconoscere nel territorio che abitava, coltivava, adeguava via via alle proprie necessità, anche una risorsa fondamentale per la mobilità e il commercio, grazie alla generosa pesenza di vie d’acqua. I contenuti della serata saranno accompagnati da una carrellata di immagini fotografiche d’epoca, di manifesti e fotografie di opere attualmente conservate in due dei più prestigiosi musei trevigiani e comentate dalla relatrice della serata, la Dott.ssa Roberta Giacometti, Chimico Ir. e già autrice del saggio “Il mondo dei lavanderi”, edito da Piazza Editore, che nel suo intervento inserirà un focus divulgativo sulla chimica che sottende l’ormai perduta arte del lavaggio con la łissia o con la saponina, o col sapone fatto in casa.

La relazione sarà interrotta per lasciare spazio a dei momenti di lettura, quasi una sorta di “assaggio” dell’antologia Otto-Novecentesca che descrive questo mestiere così popolare e al contempo così duro dal punto di vista fisico, curati da Franco Favero, scrittore eclettico roncadese e appassionato di idrografia del territorio lagunare e della bassa trevigiana. “La serata consisterà in un evento orientato non solo alla divulgazione ma anche un invito al ricordo di come doveva essere stato vivere il passato condiviso da molti dei nostri nonni, sia a livello casalingo che professionale” dichiara Roberta Giacometti, “ed oltre a ciò gli uditori potranno riflettere sul ruolo che ha la chimica non solo nell’abiente e nella nostra vita quotidiana, ma anche nella nostra storia di Trevigiani. Del resto, tutto è ordinato dalle leggi della scienza, e nulla esisterebbe senza chimica.” Allego la locandina dell'evento, confidando nella vostra collaborazione per un' ampia pubblicazione essendo l'argomento interessante.


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