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Spettacolo "Atlas 101", spy-Opera onirico-matematica

Il compositore e direttore d’orchestra Giovanni Mancuso presenta l'opera al pubblico (ingresso libero). Venerdì 17 novembre alle ore 20.00 al Teatro Comunale di Treviso andrà in scena, in prima assoluta, Atlas 101, un’opera commissionata da Teatri e Umanesimo Latino SpA al compositore Giovanni Mancuso. Nata dalla collaborazione fra Teatri e Umanesimo Latino SpA e il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, l’opera vedrà impegnati i cantanti del Progetto Opera Studio e il Chironomids Outerspace Group; sarà diretta dallo stesso Giovanni Mancuso, per la regia di Chiara Tarabotti. I costumi e le scene sono stati creati da Matteo Paoletti Franzato e il disegno luci è di Andrea Gritti.

Musica

Un caleidoscopico e intricato percorso ritmico sostenuto dall’agguerrito gruppo strumentale dei Chironomids Outerspace Group (già protagonista della precedente opera di Giovanni Mancuso Il ritorno dei Chironomidi e di alcune nuove produzioni con musiche di Frank Zappa, John Cage e Terry Riley) sarà il motore di questa curiosa spy-opera onirico-matematica. Una delle caratteristiche peculiari dell’opera sarà il particolare “sound” elettrico dell’ensemble (un insolito organico strumentale a metà tra ensemble contemporaneo e big band jazz/rock) e delle parti vocali (ensemble e cantanti saranno amplificati). Un continuo cambio di situazioni strumentali, timbriche e ritmiche – quasi un montaggio visivo e musicale di derivazione cinematografica - sarà la chiave formale di questo bizzarro (s)oggetto operistico nel quale si fondono mondi e suggestioni lontane e apparentemente inconciliabili.

Sinossi

In un confondersi continuo tra verità storica e visione onirica, la vicenda di Atlas 101 muove da un curiosissimo incontro che, agli inizi degli anni ’40, portò all’ideazione di un geniale brevetto che è ancora oggi alla base di tutti i moderni sistemi di comunicazione telefonica e wi-fi. Hedy Lamarr, l’attrice di origini austriache che conquistò Hollywood già negli anni ’30, considerata la donna più bella della storia del cinema, e il compositore George Antheil, il “bad boy” della musica americana, famoso per le sue sperimentazioni avanguardistiche contribuirono alla lotta contro il nazismo ideando  il Secret Communication System, un metodo antintercettazione dei siluri radiocomandati: un sistema simile ai rotoli di carta perforata usati allora per le pianole meccaniche che cambiava di continuo la frequenza dei comandi radio per impedire che i nemici intercettassero i segnali. Una prima forma di “Spread spectrum” oggi alla base di tutti i sistemi di telefonia mobile e comunicazione wi-fi.

Atlas 101 comincia proprio da qui:  un brevetto scientifico in grado di determinare le sorti di una guerra sarà il motivo scatenante di un giallo onirico in un continuo passaggio tra realtà e sogno. Hedy e George lavorano – sotto il controllo delle autorità - ad un progetto scientifico ambizioso in grado di cambiare le sorti della guerra. Ma il loro progetto supera qualsiasi aspettativa arrivando all’ideazione di un Atlante universale delle relazioni, una sorta di teoria ultima in grado di far comprendere la natura delle cose e degli eventi. I due protagonisti vengono catapultati in un mondo onirico governato da figure magiche (Ganesh e le donne del sogno) ma sono braccati dai funzionari governativi che hanno intuito le vertiginose potenzialità della teoria di Hedy e George.

In un rocambolesco rincorrersi tra mondo reale e mondo onirico la vicenda dell’Atlas 101 è attraversata da colpi di scena anche comici: un golpe dei soldati nel mondo del sogno, l’arresto di Hedy e Goerge e la loro successiva liberazione da parte delle donne del sogno, un misterioso vescovo che ottiene il sequestro dell’atlante e un funzionario governativo che ne riconquista la copia. Hedy e George, riesciranno a portare a termine il loro progetto scientifico mentre la copia di Atlas 101 nelle mani del  funzionario si rivelerà un banale manualetto di istruzione per una omonima macchina per fare la pasta. Sulle assurde vicende di Hedy e George si affaccerà di tanto in tanto la figura silenziosa di John Conway, il matematico inglese famoso per le sue ricerche nella teoria dei giochi e dei numeri, il cui monumentale Atlas of finite groups ha ispirato quest’opera.

GIOVANNI MANCUSO Compositore, librettista, direttore d’orchestra

Nato a Venezia nel 1970. Diploma di pianoforte sotto la guida di Wally Rizzardo presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia nel 1992 con il massimo dei voti. Diploma col massimo dei voti presso i Corsi di perfezionamento in musica da camera presso l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola. Ha studiato presso la Scuola Civica di Milano, perfezionandosi nel repertorio cameristico contemporaneo con Renato Rivolta. Corsi di perfezionamento in Composizione sotto la guida di Salvatore Sciarrino (1990-92). Ha vinto numerosi premi di composizione tra i quali: Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa Mediterranea (Lisbona 1994); Grieg Memorial Competition (Oslo 1995); Rockefeller Foundation (New York, 2003); European Association for Jewish Culture (London – Paris 2003 Grant Award).

Ha vinto la settima edizione del Concorso Internazionale Orpheus per nuove opere da camera (Spoleto) con l’opera Obra Maestra ispirata a Frank Zappa. Ha ricevuto commissioni da importanti istituzioni musicali tra le quali: Istituzione Sinfonica Abruzzese; Orchestra Gran Teatro La Fenice; Biennale Musica; Biennale Danza; Orchestra Giovanile Italiana; European Association for Jewish Culture; Ex Novo Ensemble; Milano Musica; Sentieri Selvaggi; Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Registrazioni come direttore e pianista per la RAI, NBC-Oslo, RNE-Madrid. Pubblicazioni con Edipan, CMP, Wergo, Rai Trade. La sua opera Il ritorno dei Chironomidi è stata rappresentata nella stagione lirica 2015/2016 del Teatro La Fenice di Venezia. Collaborazioni con Raiz, Elliott Sharp, Pietro Tonolo, Frederic Rzewski, Philip Corner, Malcolm Goldstein, Butch Morris, Carlo Boccadoro, Sentieri Selvaggi, Lukas Ligeti, Francesco Cusa, Andrea Massaria, Bruce Ditmas, Charlemagne Palestine, Sylvano Bussotti, Frank London, Alvin Curran.

Ha fondato nel 1991 l’ensemble e gruppo di studio Laboratorio Novamusica con il quale svolge intensa attività concertistica come pianista e direttore in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Libano, Norvegia, Austria e Polonia. Ha fondato inoltre l’orchestra I Figli del Deserto (exotic-exoteric-ur-chestra) e il Chironomids Outerspace Group con il quale ha recentemente presentato un nuovo progetto interamente dedicato alla musica di Frank Zappa e John Cage. Nel 2002 ha fondato l’etichetta discografica Galatina Records (distribuita da FMP - Berlino). Vive a Venezia e insegna al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.


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