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"Parole di carta" ospita Francesca Valente (Premio Campiello Opera Prima 2022)

parole di carta

Francesca Valente
presenta
ALTRO NULLA DA SEGNALARE
Premio Campiello Opera Prima, 2022

dialoga con l'autrice
Chiara Pini

mercoledì 16 novembre
ore 20.45
centro sociale
mogliano veneto

INGRESSO GRATUITO
nel rispetto della normativa vigente sulla sicurezza sanitaria

rassegna a cura di
quarantaduelinee|circolazione culturale aps
con officina 31021
e il patrocinio della città di Mogliano Veneto

Altro nulla da segnalare, Einaudi, 2022
Premio Campiello Opera Prima, 2022
Altro nulla da segnalare, il libro che ha vinto all’unanimità il Premio Italo Calvino 2021, è un testo raro, prodigioso. Al centro, le storie struggenti dei «paz»: i pazienti – o i pazzi, direbbero i più – dei servizi psichiatrici nati subito dopo la chiusura dei manicomi: uomini e donne che si ritrovarono improvvisamente liberi nel mondo, o che nel mondo non sapevano più come abitare. Le storie a cui dà vita Francesca Valente ruotano sempre attorno a punti luminosi: dettagli, pensieri, eventi; non mirano mai a raccontare le vite dei personaggi, cercano piuttosto il cuore pulsante della loro umanità: perché è lì, in quel frammento di memoria che li riguarda, portato alla luce ma irriducibilmente oscuro, che può essere racchiusa ogni prospettiva d’universalità.

«Occhipinti, insonne, insisteva nell’ordinare champagne: le ho portato in sostituzione dello stesso dell’acqua, ma ha dimostrato, rovesciandomela in testa, di non gradirla. Tutti gli altri signori ospiti hanno dormito, tranne la signora Agosta, che continua ad andare al gabinetto e spacca tutto. Altro nulla da segnalare». «Altro nulla da segnalare» è la formula di rito con cui, nei primi anni Ottanta, si chiudevano i rapportini quotidiani degli infermieri del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Ospedale Mauriziano di Torino, uno dei primissimi esperimenti di «reparto aperto» subito dopo la promulgazione della Legge 180. Chi finiva il turno riferiva con semplicità a chi lo iniziava quanto era avvenuto nelle ore precedenti: cose ordinarie e straordinarie. Episodi comici, tragici, feroci. In quelle note «c’era un’umanità che raccontava un’altra umanità, con benevolenza e un sincero sforzo di comprensione. Spesso erano entrambe umanità dolenti». Partendo proprio dai rapportini, e dai racconti fatti all’autrice dallo psichiatra del reparto Luciano Sorrentino – che un giorno è andato a casa sua affidandole uno scatolone pieno di tutte le carte che aveva accumulato negli anni -, Francesca Valente ha dato vita a un testo senza paragoni, dove il confine tra documento e scrittura letteraria è sempre mobile e indefinibile. A ogni pagina si avverte che la sua penna cerca qualcosa, mentre insegue le storie di pazienti, medici, infermieri, a partire dalle tracce a disposizione. Qualcosa che miracolosamente trova e ci mette davanti agli occhi. «Perché le tante persone passate per i repartini hanno lasciato minuscoli frammenti: il resto è in un cono d’ombra. E perché ognuna di queste storie è una possibile versione di qualcosa che è accaduto realmente, una fotografia ricomposta di una vicenda individuale e collettiva».

FRANCESCA VALENTE
Torino, 1974
Per molti anni è stata traduttrice dall’inglese, dal francese e dal giapponese per case editrici e studi di animazione italiani e internazionali. Dal 2014 lavora come copywriter. Suoi testi sono stati musicati dai jazzisti Francesco Aroni Vigone e Stefano Risso. Ha studiato giapponese a Ca’ Foscari e arte contemporanea all’Ucla. Ha scritto il libro per bambini Il miele. Tutti i segreti delle api, Slow Food Editore 2010.
Per Einaudi ha pubblicato Altro nulla da segnalare, 2022, vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2022.

CHIARA PINI
Padova, 1967
E’ docente di Lettere alla Scuola Secondaria di I Grado; collabora con un gruppo di linguisti esperti di modello valenziale ed è impegnata in attività di formazione dei docenti. È autrice di Un nido di candide piume, l’Erudita, Giulio Perrone, 2018, finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2019. Un suo contributo è in Quaderni Mediterranei, vol. II, Quel fantastico viaggio, a cura di Silvestro Neri e Lorenzo Cittadini. Fa parte dell’associazione quarantaduelinee|circolazione culturale aps e del collettivo Le Ortique.


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