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Mostra "Ruota a ruota. Storie di biciclette, manifesti e campioni"

Il caldo torrido di questi mesi non invita certo ad andar  per mostre. E questo vale anche per “Ruota a ruota. Storie di biciclette, manifesti e campioni”  (mostra a cura di Elisabetta Pasqualin, consulente storica Antonella Stelitano, da un’idea di Chiara Matteazzi). “Preso atto di ciò, annuncia Elisabetta Pasqualin, direttore del Museo Nazionale Collezione Salce, “abbiamo deciso di prorogare la mostra sino a fine ottobre (esattamente sino a domenica 30 ottobre), puntando sui mesi di settembre e ottobre per organizzare, al Santa Margherita, un ampio programma di appuntamenti, visite guidate e incontri”.

“Per il dopo agosto, le prenotazioni di gruppi, soprattutto associazioni ciclistiche e cicloamatoriali, sono già diverse e tutto porta ad ipotizzare un gran finale per questa bella mostra”. Va ricordato che “Ruota a ruota” oltre che del caldo soffre anche per un cronico problema di personale, così che le visite sono limitate ai soli fine settimana, ai sabati e alle domeniche. “Stiamo, annuncia la direttrice, favorendo ed incentivando  l’acceso di scuole e gruppi su prenotazione. Nel caso di scuole e gruppi organizzati, infatti, diventa possibile visitare la mostra tutti i giorni della settimana.  Abbiamo già un ottimo numero di prelazioni e un ricco calendario di laboratori per l’avvio del prossimo anno scolastico”. Se il Santa Margherita continua a puntare sulla pubblicità nella storia della bici, cosa accade al San Gaetano, seconda sede del Museo Nazionale Collezione Salce?

“Punteremo su una mostra davvero singolare ed originale, annuncia la direttrice Pasqualin, cogliendo l’opportunità offerta dal restauro della nostra particolare, curiosa, ma importante collezione di Latte dipinte, restauro offerto da Coop Italia, eseguito da Giulia Toppan e seguito da Valeria Arena, la nostra restauratrice. Nella raccolta Salce non ci sono, come molti pensano, solo manifesti, tanti e preziosissimi. Al ragionier Salce interessavano anche altre forme di pubblicità e comunicazione, come le tabelle di latta, serigrafate e dipinte, che raccontano di prodotti alimentari, oli e dolci. Molte sono decorate con il simbolo e le immagini che definivano il prodotto e la ditta, altre colgono un frammento di vita quotidiana. Spesso queste “latte” riportano il medesimo messaggio e decoro dei manifesti che pubblicizzano lo stesso prodotto, non così in altri casi. E’ intenzione mia, avvalendomi anche della competente collaborazione di Maria Chiara Mazzariol, esporre le latte serigrafate restaurate – e le immagini della varie fasi del restauro - accanto ai poster del medesimo prodotto, proponendo una specie di suggestiva storia della pubblicità e del costume in Italia, nonché delle consuetudini e delle mode alimentari degli italiani. Sono convinta che, grazie anche al suo gusto “amarcord” (molti prodotti appartengono ai ricordi familiari di tante persone), a sortirne sarà una mostra davvero coinvolgente. E’ un progetto che stiamo mettendo a punto con il Direttore regionale Musei, Daniele Ferrara. Stiamo infine potenziando – ed è un aspetto cui lo stesso Direttore Ferrara tiene molto - le opportunità del nostro progetto “Salce fuori dal Salce”. 

Un nucleo molto importante di nostri manifesti costituirà uno dei fulcri portanti della grande mostra “Moda e pubblicità in Italia. 1850-1950”, che sarà il grande appuntamento espositivo autunnale della Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo – Parma (dal 10 settembre all’11 dicembre 2022).  Un altro esempio tra i tanti in cui la Collezione Salce è chiamata a prender parte con i suoi manifesti è la mostra “GOLF IS ART. Immagini e storie di sport” in corso fino al 18 settembre presso il Museo della Grafica di Pisa (Palazzo Lanfranchi), nella quale sono presenti numerosi manifesti della Collezione. Infine un importante nucleo dell’esposizione dedicata a Renato Casaro che abbiamo potuto recentemente ammirare al Salce e al Santa Caterina, sarà proposto a Matera grazie a Chiara Matteazzi, che di quella mostra era stata l’organizzatrice, allargando anche in questo modo la notorietà della Collezione Salce che, con il Comune di Treviso, aveva organizzato la grande antologica del più noto cartellonista italiano del cinema.


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