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Mostra fotografica "Incontrando la vita"

Sono Alfio Adriano Dal Poz, da anni dedico gran parte del mio tempo libero alla mia grande passione per la fotografia, trovo in essa la fantastica opportunità di potermi esprimere e di saper cogliere piccole sfumature e grandi messaggi che talvolta passano inosservati ai nostri occhi. Mi sono già occupato in diverse occasioni di fare delle mie foto uno strumento di sensibilizzazione verso diverse realtà e patologie importanti al fine di narrare esperienze cariche di significato. Lavorando in ambito sanitario con malati oncologici, da un anno circa, ho preso a cuore la storia di Rony e sono felicissimo di aver con lei realizzato questo progetto fotografico itinerante nel quale si incontra veramente la vita, una miriade di scatti tra i quali trovare l’occorrente per “cucire” la sua storia. Credo molto in queste iniziative e sono aperto ad altre proposte di questo genere, non ho un guadagno economico nel fare tutto ciò ma vi assicuro che arricchisce dentro e questo è per me la più bella ricompensa, spero sia così anche per chi visiterà la mostra.
Vi aspettiamo!!

“Sono Rony Schroder, ho 39 anni e sono una ex-malata di cancro. L’anno scorso, in una mattina di fine maggio, sono andata dal mio dottore pensando di avere sviluppato una banale allegria, per poi lasciare l’ospedale di Treviso tre ore dopo, con la diagnosi di cancro al seno. Il mondo mi è crollato addosso, credevo di non farcela, di non riuscire ad accettare, ad affrontare la vita attraverso la malattia.  Ma ce l’ho fatta e oggi sono qui a raccontare la mia storia attraverso la mostra fotografica Incontrando la Vita, che ha come principale obbiettivo, il coinvolgimento delle donne verso la prevenzione del tumore al seno, sensibilizzando i controlli medici".

La mostra è composta di 18 foto di grande formato che, come principale obbiettivo, vogliono raccontare le varie fasi, che si alterano in momenti di tristezza, solitudine e speranza, in una donna a cui viene fatta la diagnosi di cancro al seno. Ma di sottofondo la mia mostra è un invito alle donne mastectomizzate ad accettarsi, a guadarsi di nuovo allo specchio e riuscire a vedere ancora la loro bellezza, che va molto al di là di una cicatrice.

Nella mostra sono presenti, inoltre, un gruppo di foto di piccolo formato, accompagnate da racconti attraverso le quali condivido le difficoltà che un paziente trova durante il suo percorso, principalmente la cosiddetta “morte sociale”, ignorata alle persone sane ma, purtroppo, molto conosciuta tra i pazienti malati. Con queste foto intendo fare un appello alle persone, chiedendole di non allontanarsi da chi viene colpito da un tumore. Noi non siamo soltanto la nostra malattia, siamo la forza, siamo l’amore, siamo positività e abbiamo tanto da condividere e insegnare. Le persone non devono smettere di convivere con le persone malate, ma devono continuare a chiamare, a scrivere, a invitarle a uscire…perché un malato di cancro ha bisogno di tante cose, ma in primis ha bisogno di normalità e di vedere che i suoi cari capiscono che egli è ancora vivo.


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