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"La terra dei figli": in Fondazione Benetton il film candidato ai David di Donatello

Mercoledì 20 aprile alle ore 20.30 prosegue nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso la rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Simonetta Zanon.

La terra dei figli è candidato ai David di Donatello 2022 nelle categorie “miglior sceneggiatura non originale” e “migliori effetti visivi” (la cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 3 maggio).In programma la proiezione di La terra dei figli (Italia, Francia, 2021, 116’) il nuovo film del regista padovano Claudio Cupellini, tratto dall’omonimo graphic novel di Gipi e girato nel Delta del Po e nella laguna di Chioggia. Il regista Claudio Cupellini interverrà alla serata.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso in un paesaggio che, tra il delta del Po e la laguna di Chioggia, è implacabilmente ostile. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

Note di regia

Il film è una storia di formazione in cui la bellezza e la meraviglia, rappresentate da un adolescente solo al mondo, combattono contro le tenebre di una terra che sembra implacabilmente ostile. Il film che abbiamo appena terminato di girare è però anche una storia di avventura titanica e appassionante, un grande viaggio fisico e sentimentale, che parla di argomenti che appartengono sempre più al sentire comune: il futuro del mondo che lasceremo ai nostri figli e l’importanza della memoria.

Claudio Cupellini

Ha esordito nel 1999 col cortometraggio Le diable au vélo, a cui seguono altri corti fino al 2006, anno in cui ha realizzato un episodio del film 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo, lavorando al fianco di Michele Carrillo, Francesco Lagi e Roan Johnson.

Nel 2007 in Lezioni di cioccolato dirige Luca Argentero e Violante Placido, pasticceri innamorati l’uno dell’altra. Il soggetto è candidato al Nastro d’Argento e il film al David Giovani. Nel 2010 firma il noir Una vita tranquilla che vince il premio come miglior interpretazione maschile (Toni Servillo) al Festival del cinema di Roma e riceve quattro nomination ai David di Donatello 2011.

Dal 2014 lavora, assieme ai colleghi Stefano Sollima e Francesca Comencini, alla serie televisiva Gomorra - La serie, trasposizione dell’omonimo romanzo di Roberto Saviano.

Nel 2015 esce Alaska, presentato alla Festa del Cinema di Roma, e nel 2021 La terra dei figli.

Il film La terra dei figli si inserisce nel nuovo ciclo di proiezioni della rassegna Paesaggi che cambiano, dedicato a Venezia e alla laguna. Spiega Simonetta Zanon: «il titolo, Venezia, forse, rinvia a un brano di Andrea Zanzotto che in qualche modo ha ispirato il programma che fra marzo e maggio propone cinque opere che guardano a Venezia e alla laguna offrendo prospettive diverse e inconsuete su luoghi che sono fra i più noti, ammirati, visitati, fotografati del mondo».

La rassegna si concluderà mercoledì 4 maggio alle ore 20.30 con Intertidal. Barene di Collettivo Confluenze (Italia, 2021, 15’).

Auditorium spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.

Ingresso unico 5 euro.

Prevendita: Fondazione Benetton, da lunedì a venerdì ore 9–13, 14–17.

L’accesso è consentito solo con Super Green Pass e con mascherina Ffp2.


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