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Mostra "Graffi di vita" di Luca De Marchi

LUCA DE MARCHI
Graffi di vita
a cura di Roberta Gubitosi

16 settembre - 27 novembre 2018
Presentazione venerdì 28 settembre, ore 18.30

Nel programma delle Esposizioni d'Arte di 47 Anno Domini si apre la personale di Luca De Marchi “Graffi di vita” dal 15 giugno al 09 settembre“. La ricerca tecnico-cromatica e l'indagine sul valore percettivo del colore costituiscono le fondamenta dell'opera di Luca De Marchi. L'interesse verso la relazione tra luce e spazio permette di sviluppare un percorso creativo che vede le sue radici nell'astrattismo di Kandinskij e nello Spazialismo veneto, con particolare attenzione all'opera di Ennio Finzi e agli studi sulla percezione visiva. L'artista spazia dal figurativo e all'astrazione, focalizzando l'attenzione sui possibili condizionamenti emotivi e psicologici che l'immagine creata provoca nell'osservatore. In particolare nelle opere non figurative, i colori prescindono da ogni riferimento naturalistico, valorizzando le loro potenzialità ottiche nella relazione tra le macchie, i segni e le forme.

Secondo il principio kandischiano della “necessità interiore” il colore è un mezzo per influenzare l'anima. Disponendo con mestiere ampie e veloci campiture, sovrapponendo taglienti pennellate e gocciolature di colore, Luca De Marchi cerca di promuovere un moto interiore, una reazione emotiva nel fruitore. Significativi sono i titoli quali “Flash emotion”, “Absolute impression”, “Sensual Atmosphere” o “Vital and emotion evolution”. Le tonalità accese dei rossi, dei gialli, dei blu, dei verdi brillanti entrano in relazione tra loro formando una tavolozza dominata da gamme contrastanti e complementari. L'indagine anche chimica sui pigmenti permette di elaborare una tecnica personale capace di combinare l'immediatezza dell'acrilico con la morbidezza dell'olio e le proprietà filmogene delle resine. La tela diviene il campo visivo in cui agisce l'artista per creare una dimensione stratificata, profonda e infinita. La luce bianca interagisce con le stesure cromatiche come una scia graffiante che a volte si vaporizza, facendo vibrare il colore, a volte invece sembra incidere la superficie come una lama tagliente.

Nasce uno spazio nuovo, non fisico né prospettico: è il luogo dove tutto avviene attraverso il dispiegarsi della luce e del colore, in cui coesistono sensazione e intelletto, immaginazione e razionalità. Diverse quindi possono essere le interpretazioni di quelle raschiature luminose, che come “graffi di vita” segnano il fluire dell'esistenza.
Roberta Gubitosi

Orari: lunedì - venerdì 9.00-19.30, sabato 9.00-19.00, domenica chiuso


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