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Lo spettacolo "Dalla terra di nessuno" a Farra di Soligo

"Arriva nel Quartier del Piave lo spettacolo 'Dalla terra di nessuno' dedicato alla Grande Guerra, scritto e interpretato dal musicista Ricky Bizzarro e dallo storico Daniele Ceschin. Dopo numerose date in destra Piave riservate anche alle scuole, i racconti e le canzoni di guerra e di trincea saranno in scena a Farra di Soligo venerdì 19 febbraio, alle ore 20.45, presso l'Auditorium S. Stefano. Un appuntamento fortemente voluto dall'Associazione culturale Co Libri. Il duo Bizzarro-Ceschin è accompagnato dalla violoncellista Laura Balbinot. Lo spettacolo è prodotto dall'Arci di Treviso.

Lo spettacolo si sofferma sulla rotta di Caporetto, sulla ritirata dell'esercito dall'Isonzo al Piave, sulla fuga dei civili, sull'anno della fame, sugli stupri che hanno interessato l'ultimo anno della Grande Guerra e soprattutto i comuni del Quartier del Piave. Ma la lettura di Ceschin prenderà in considerazione anche la guerra dei fanti, la violenza della trincea, la morte e la memoria del conflitto, intrecciando il suo racconto con le incursioni musicali e gli spunti di Bizzarro.

Molte delle storie narrate ruotano attorno al fiume Piave che a partire dal novembre del 1917, dopo la catastrofe militare di Caporetto, diventa il baluardo delle speranze dell'Italia in guerra. Ci sono i soldati che attraversano gli ultimi ponti sul fiume, per 'resistere, resistere, resistere'. C’è il Piave, con le sue miserie ed eroismi, con l'acqua che cresce e decresce, che non si colora di rosso, ma s'impregna di morte. Ci sono infine i morti, quelli che non tornano. Quelli che rimangono sul Piave o sepolti nei piccoli cimiteri di guerra o immersi nella calce delle fosse comuni. Salvo poi essere inghiottiti dal culto patriottico dei caduti. Altre storie parlano della violenza delle truppe occupanti: sono peggio i 'todeschi' o gli austriaci? Per tutti c’è la fame e di fame si muore. Migliaia di donne friulane e venete vengono violentate dai soldati e le terre occupate, e poi liberate, si popolano dei 'figli del nemico'. Sullo sfondo i bagliori delle battaglie sul Grappa e sul Piave, dell’offensiva finale che porta a Vittorio Veneto".


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