Eventi

Dal buio un grido (Aldo Moro come Antigone)

Il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro è stato senza dubbio l’episodio più grave nella storia dell’Italia repubblicana. Oggi, dopo sei processi ed un numero infinito di libri, inchieste, film e fiction TV, il rapimento di Aldo Moro resta ancora una delle pagine più oscure degli ultimi trent’anni. Traendo spunto soprattutto dalle lettere del sequestrato abbiamo deciso di portare in scena questa drammatica vicenda con uno recital-spettacolo, che ripercorre la cronaca del più tragico sequestro politico del nostro secondo dopoguerra. Una crudele pagina della storia italiana sviscerata umanamente e drammaticamente, mettendone in risalto gli aspetti tragici e la sofoclea dicotomia tra legge morale e legge di stato.

Su questa vicenda si sono confrontate due concezioni opposte, a ognuna delle quali va una parte di ragione. I sostenitori del valore della vita umana considerata come bene assoluto al quale ogni altra valutazione va subordinata. I difensori della Repubblica, chi temeva cioè che cedendo ai terroristi si aprisse una spirale di ricatti, in grado di far soccombere la concezione stessa dello “Stato”. Ognuna delle due parti poté reclamare una valida motivazione di natura etica. Anche questo, non solo la sorte del prigioniero, ha reso l’intera vicenda una tragedia, nel senso greco del termine: un conflitto, uno scontro senza soluzione possibile. Una tragedia antica, risolvibile solo sulla base di un’idea più religiosa che politica, il dilemma di Antigone: Polis contro Pietas.

Le numerose lettere scritte da Moro nella “Prigione del Popolo” sono oggi un documento umano e politico di enorme importanza; vale la pena di rileggerle, di riascoltarle. Per questo abbiamo ripercorso la cronaca di quel tragico evento: le lettere, i documenti, le immagini d’archivio, i commenti, i punti di vista, la ricostruzione dei fatti fino al drammatico epilogo.


Si parla di