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Conservatorio Agostino Steffani. Un doppio Bach con Domenico Nordio apre Chiave Classica

Le sonate e le partite di J.S.Bach con Domenico Nordio inaugurano Chiave Classica con uno speciale doppio concerto, alle 18 e alle 21. Un doppio Bach, non un Bach doppio. Perché il celebre violinista, docente al conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco, proporrà nei due concerti un programma diverso. Si parte allel 18 con la Sonata n°2, la Partita n°3 e la Partita n°2, per poi proporre alle 21 la Sonata n°1 la Partita n°1 e la Sonata n°3.

L’opera nacque durante il periodo di Köthen (1717-1723) nel quale Bach diede alle stampe opere per strumenti solisti, scritte per i virtuosi della camera del principe Leopold Anhalt- Köthen. Il titolo autografato suona così: “ Sei Solo a violino senza Basso accompagnato. Libro primo da Joh. Seb. Bach. an. 1720 ” ; è però accertato dai musicologi che l’anno presente nel manoscritto indichi il periodo in cui la raccolta fu preparata, verosimilmente per essere data alle stampe.  “Sarebbe incosciente o sciocco considerare come fatti musicali puri e astratti, oggetti da contemplare e venerare senza trame il suono” osserva Alberto Basso nella monumentale biografia su Johann Sebastian. Quel che è certo è che l’ascoltatore si trova di fronte ad un capolavoro universale, che richiede grane sforzo virtuosistico nell’esecuzione, e pari concentrazione da parte della platea.

DOMENICO NORDIO è uno dei musicisti più acclamati del nostro tempo. Si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra, Suntory Hall di Tokyo), con le maggiori orchestre, tra le quali la London Symphony, la National de France, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestre de la Suisse Romande, l'Orchestra Borusan di Istanbul, l'Enescu Philharmonic, la Simon Bolivar di Caracas, la Nazionale della RAI, la SWR Sinfonieorchester di Stoccarda, la Moscow State Symphony e con direttori quali Flor, Steinberg, Casadesus, Luisi, Lazarev, Aykal. I suoi ultimi tour internazionali lo hanno visto impegnato, tra l’altro, alla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Filarmonica Enescu di Bucarest, al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, al Teatro Colon di Buenos Aires, alla Sala Tchaikovskij di Mosca, al Zorlu Center di Istanbul, all'Auditorium di Milano, alla Filarmonica di Kiev, nella Sala San Paolo di São Paulo, nella Sala Nezahualcóyotl di Città del Messico, al Teatro Solis di Montevideo, nella Sala Simon Bolivar di Caracas, all’Auditorium RAI di Torino.

Domenico Nordio è un artista Sony Classical. I suoi ultimi CD includono Respighi e Dallapiccola con Muhai Tang e la Filarmonica Toscanini di Parma (pubblicato a livello internazionale a Marzo 2013), Castelnuovo Tedesco e Casella con l'Orchestra della Svizzera Italiana e Tito Ceccherini (pubblicato a livello internazionale a Gennaio 2015), Busoni e Malipiero con l’Orchestra Verdi di Milano e Tito Ceccherini (in uscita nel 2017).

Allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, nato a Venezia nel 1971, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale "Viotti" di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin Presidente di Giuria. Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell'Eurovisione ottenuto nel 1988 lo ha lanciato alla carriera internazionale: Nordio è l'unico vincitore italiano nella storia del Concorso. Dal 2017 è Artista Residente dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Nove  date, il fascino dell’opera , la musica da camera, la leggenda del violoncello Natalia Gutman, l'orchestra d'archi Agostino Steffani, il progetto Villa Lobos. Il teatro in Chiave Classica Dopo il successo delle prime cinque edizioni, torna Chiave Classica, la stagione di concerti al Teatro Accademico ideata e programmata dal Conservatorio Agostino Steffani in collaborazione con il Comune di Castelfranco e pensata come un appuntamento destinato a tutta la Marca trevigiana. Nove date da febbraio a maggio, per altrettanti incontri con la musica classica

A rinsaldare il legame con le istituzioni è Stefano Canazza, direttore dello Steffani. “Il conservatorio è una realtà culturale che abbina ricerca e produzione. E si mette al servizio delle istituzioni e del territorio. La stagione di concerti è un modo per produrre e proporre cultura alal portata di tutti”Venerdì 9 febbraio  (ore 20.45)  è di scena l’Akedon Quartet composto da Glauco Bertagnin, violino, Carlo Lazzari, violino, Silvestro Favero, viola,Francesco Ferrarini, violoncello, Valter Favero, pianoforte. Il concerto propone musiche di A.Dvorak e D.Shostakovic.

Un altro itinerario cameristico per violino e pianoforte è quello proposto per venerdì 15 febbraio, che vede protagonisti Gennaro Cardaropoli (violino) e Alberto Ferro (pianoforte)A Chiave Classica torna in cartellone l’opera con l’omaggio a Gioachino Rossini nei 150 anni dalla scomparsa (avvenuta a Passy, nei pressi di Parigi il 13 novembre 1868) . Il 7 marzo 2018  sarà in scena al Teatro Accademico La cambiale di Matrimonio. Nei ruoli principali gli studenti dello Steffani. L’ orchestra è diretta da Roberto Zarpellon. Regia di Renata Baldisseri.  

Il 14 marzo la stagione vedrà come ospite d’onore  Natalia Gutman. La violoncellista russa, Natalia Gutman ha iniziato lo studio della musica con il nonno Anisim Berlin e  Galina Kozolupova, ricevendo importanti stimoli da musicisti del calibro di Mstislav Rostropovich, Sviatoslav Richter e da suo marito Oleg Kagan. Il maestro Richter espresse la sua ammirazione per Gutman dicendo: “…lei è l’incarnazione della sincerità nella musica.”. Una leggenda vivente, che il Conservatorio si onora di ospitare.

Un recital pianistico dedicato a Beethoven e Debussy vedrà ospite Filippo Gamba il 6 aprile. Gli ultimi tre appuntamenti sono dedicati a mettere in luce la ricca tradizione degli ensemble del conservatorio, dai fiati agli archi. Venerdì 12 aprile  la stagione Chiave Classica ospita l’ensemble di fiati “A.Steffani” diretto da Francecso Fontolan. Il programma propone musiche di R. Strauss, I. Stravinskij, J. Van der Roost, S. Prokofiev, L. Bernstein, G. Gershwin, K. Penders, E. Kennedy, D. Ellington. L’ensemble di violoncelli Steffani, guidato da Walter Vestidello, propone per venerdì 20 aprile musiche di H.Villa Lobos. Chiave classica 2018 chiude venerdì  4 maggio con l’orchestra d’archi Agostino Steffani diretta da Alberto Vianello. Il programma, che include musiche di Mendelssohn, Schubert e Schoenberg vedrà ospite Alessandro Cappelletto, ex talentuoso allievo dello Steffani ora spalla dei secondi violini del Teatro la Fenice di Venezia.


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