Cronaca

Scoperto agente immobiliare abusivo, dovrà rendere 70mila euro di provvigioni

Indagini svolte dai finanzieri della Tenenza di Vittorio Veneto. A finire nei guai un 43enne, socio di un'agenzia immobiliare di Follina, agiva in nome e per conto del titolare

L'indagine è stata portata avanti dai finanzieri di Vittorio Veneto

Avrebbe gestito, negli ultimi tre anni, decine di operazioni di compravendita di abitazioni, agendo in nome e per conto del titolare di un'agenzia di Follina di cui era socio. A scoprire un agente immobiliare abusivo, un vittoriese di 43 anni, sono state le fiamme gialle del comando provinciale di Treviso monitorando il settore delle compravendite di immobili. Gli investigatori hanno accertato che solo il titolare dell’agenzia era autorizzato a svolgere il lavoro di mediatore, che era però l’unico in possesso di regolare autorizzazione a svolgere la professione, e assicurandosi in questo modo provvigioni per oltre 70mila euro.

Al termine delle indagini, nei confronti dell’agente immobiliare abusivo è stata contestata una sanzione amministrativa per un importo che va da 7.500 a 15mila euro. Inoltre, l’uomo è stato segnalato alla Camera di Commercio di Treviso-Belluno per l’avvio della procedura direstituzione ai clienti delle somme indebitamente percepite. Solo i mediatori abilitati e iscritti, infatti, possono richiedere al cliente di corrispondere una provvigione per l’attività di mediazione svolta.

Le sanzioni amministrative hanno lo scopo di contrastare gli effetti distorsivi prodotti dall’abusivismo in questo settore; inoltre,è stato di recente previsto per legge che, in caso di recidiva, si configuriil reato di esercizio abusivo di una professione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10 mila a 50 mila euro.L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso si inseriscein un più ampio dispositivo di salvaguardia dell’economia, che ha lo scopo prioritario di tutelare i lavoratori onesti e le associazioni di categoria a fronte di comportamenti lesivi della corretta concorrenza tra gli operatori del settore, prevenendo nelcontempo le numerose truffe, che trovano nell’abusivismo terreno fertile per proliferare.


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