Cronaca

Rapina l'ex fidanzata, lo fermano e gli trovano un'armeria in casa, scarcerato un 42enne

I fatti erano avvanuti in un appartamento di via Po a Villorba nella notte fra il 25 e il 26 marzo. L'uomo ha risposto alle domande del giudice ammettendo le sue responsabilità e dicendo di essere un tossico dipendente. Liberato gli stato applicata la misura cautelare del divieto di avvincamento alle vittime e del divieto di dimora nel comune

Le armi sequestrate dai carabinieri

Era stato arrestato nella lotte tra il 25 e il 26 marzo scorso, accusato del furto di un cellulare e di 50 euro. Nella sua abitazione, in seguito perquisita dai carabinieri del Radiomobile di Treviso, erano stata poi ritrovata una vera e propria armeria: una balestra con relative frecce, parecchi coltelli il cui possesso è vietato dalla legge, due scatole con 82 proiettili calibro 22, due ulteriori proiettili calibro 38, un visore notturno, una bottiglia in vetro con dentro cloroformio e un rilevatore di metalli preziosi. Ieri 29 marzo l'uomo, un 42enne di Villorba, è comparso di fronte al gip di Treviso per l'udienza di convalida e l'interrogatorio di garanzia. L'uomo ha risposto alle domande del giudice ammettendo le proprie responsabilità. "Sono un tossicodipendente- ha detto, assistito dal suo legale, l'avvocato Salvatore Cianciafara - avevo un disperato bisogno di denaro per acquistare lo stupefacente. Ma il telefonino non l'ho rubato: mi serviva per chiamare lo spacciatore, dopo lo avrei restituito". Il gip lo ha scarcerato dandogli la misura del divieto di avvicinamento alle parti offese - l'ex fidanzata e le sorelle di questa - e il divieto di dimora nel comune di Villorba.

I fatti erano avvenuti in un appartamento di via Po. Una donna di 51enne (la ex) aveva detto ai militari di essere stata rapinata dall'uomo con cui in passato aveva avuto un rapporto sentimentale, che ha piccoli precedenti penali. La 51enne vive in appartamento con due sorelle di 43 e 50 anni. Qualche minuto dopo la mezzanotte del 26 marzo il 42enne si sarebbe presentato fuori dall'abitazione dell'ex fidanzata facendole credere che in giardino stesse andando a fuoco un cavo elettrico. Nel momento in cui la donna, uscita a vedere, si era resa conto del falso allarme, il 42enne, con un’azione repentina, l’avrebbe spintonata e sarebbe riuscito a entrare in casa nonostante la ferma opposizione della donna. Una volta arrivato nel salone dove si trovavano le ex cognate l’uomo avrebbe iniziato a minacciarle, colpendo a calci le porte e i soprammobili, affinché gli dessero 30 euro in contanti. Quando le tre sorelle si sono rifiutate, il 42enne, con violenza, avrebbe strappato un cellulare dalle mani di una delle ex cognate, si sarebbe impossessato di un altro telefonino appoggiato sul divano e, dopo aver frugato all’interno di un mobile, avrebbe rubato una banconota da 50 euro, prima di fuggire in sella a una bici, verso Treviso. Trascorse un paio d’ore, i militari dell’Arma lo hanno rintracciato in via Trieste a Villorba, trovandolo in possesso di uno solo dei due cellulari rubati.

Sul ritrovamento delle armi fatta in casa sua il 42enne si è giustificando affermando che per vivere svolge piccoli lavori, tra cui anche dei traslochi. Le "armi" gli sarebbero quindi servite per questa ragione. Il visore notturno, invece, sarebbe stato usato anche per "rubare" le dosi nascoste da spacciatori di droga. "Conosco il posto in cui cedono lo stupefacente - ha raccontato - e occasionalmente usavo il visore per impossessarmene".


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