Cronaca

Ostellari: «Turetta presto in Italia, forse già nelle prossime 48 ore»

Il senatore padovano, presente al Bo per una iniziativa organizzata dall'Università, ha risposto a diverse domande sul caso dell'arresto in Germania dell'omicida di Giulia

Il senatore Andrea Ostellari, presente al Bo per una iniziativa organizzata dall'Università, ha risposto a diverse domande sul caso dell'arresto in Germania di Filippo Turetta. Il sottosegretario alla giustizia ha assicurato che il 22enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin sarà presto in Italia: «Forse già nelle prossime 48 ore». Il senatore non ha neppure escluso che Filippo Turetta potrebbe essere detenuto al carcere Due Palazzi di Padova. Turetta al momento si trova in un centro detentivo di Halle. Il 22enne ha accettato di essere estradato in Italia.

Oltre 2mila studenti radunati nel Dipartimento in cui studiava Giulia

Una partecipazione massiccia, per dimostrare vicinanza e dire basta ai femminicidi, una volta per tutte: oltre 2mila studenti universitari si sono radunati negli ampi spazi esterni del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova per ricordare Giulia Cecchettin, che proprio in via Gradenigo non solo studiava ma si sarebbe anche dovuta laureare lo scorso giovedì. Tutti riuniti davanti al maxi-striscione "Se domani sono io distruggi tutto - Per Giulia, per tutte", gli studenti sono rimasti in assoluto silenzio per quasi un'ora, interrompendolo solo quando è stato proposto di fare un minuto di rumore, per far sentire la propria voce. Ad intervenire al microfono anche Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: «Questo è un giorno tristissimo per tutti noi: perdiamo una nostra ragazza, e la cosa ci rattrista in maniera terrificante. Una studentessa che mi ha preceduto ha detto una cosa giustissima: non dovete e non dobbiamo stare zitti, anzi dobbiamo iniziare ad aiutarci a vicenda riducendo il tempo che impieghiamo a scrivere sui social e cominciare a parlare guardandosi negli occhi cercando di capirci di più e di aiutarci quando abbiamo certe difficoltà. Vogliamo che quanto accaduto a Giulia non si ripeta mai più. Giulia, per quanto ci riguarda, ha già discusso la sua tesi e ha completato l'iter, e non c'è nessuna ombra di dubbio che se la famiglia è d'accordo noi la laurea gliela daremo, e non sarà postuma o in memoria bensì sarà la laurea vera e propria in Ingegneria Biomedica, e questo lo avevamo già deciso. In questo Dipartimento faremo installare una panchina rossa, che rimarrà per sempre perché dobbiamo ricordare per sempre quanto successo perché non accada mai più».

Morte di Giulia, manifestazione serale al Portello

Una giornata ricca di iniziative, le prime di una lunghissima serie: Padova vuole ricordare Giulia Cecchettin, studentessa universitaria barbaramente uccisa con oltre 20 coltellate e abbandonata in un canalone nelle vicinanze del lago di Barcis a Pordenone. Oggi, lunedì 20 novembre, all'inizio di ogni lezione, i docenti dell'Università di Padova osserveranno un minuto di silenzio per ricordare Giulia Cecchettin. In particolare, le lezioni al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, su suggerimento del direttore Gaudenzio Meneghesso, saranno introdotte da un minuto di silenzio con la proiezione del messaggio «Per Giulia, il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e l'Univerità di Padova - Basta violenza sulle donne». Gli studenti del Diparimento si ritroveranno dalle ore 10 alle ore 10.30 nel campus adiacente al dipartimento di via Gradenigo, invitando tutti gli studenti disponibili a un incontro per ricordare Giulia. Sempre oggi, lunedì 20 novembre, alcune associazioni padovane hanno organizzato una manifestazione - con partenza alle ore 19.30 da Porta Portello a Padova - "contro la violenza patriarcale, di genere, e transofobica": in piazza ci sarà anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia.


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