Cronaca

Drogata e violentata, la 18enne conferma le accuse durante l'incidente probatorio

L'episodio a Treviso a fine maggio. La giovane bellunese ha raccontato che il ragazzo, un nigeriano di 27 anni, le avrebbe offerto della marijuana e che poi, stordita dall'effetto dello spinello, non sarebbe riuscita a respingerlo

Il caso dello stupro in tribunale

Ha confermato la sua versione punto per punto, dettaglio dopo dettaglio di quella notte di violenza durante la quale un nigeriano 27enne le avrebbe fatto assumere della droga e poi l'avrebbe stuprata sopra ad una panchina in un parco pubblico della città. La ragazza, 18enne residente a Belluno, ha ripetuto le sue accuse contro il giovane straniero durante l'incidente probatorio che si è svolto stamattina, martedì, davanti al gip Gianluigi Zulian alla presenza del suo legale, l'avvocato Alessandra Nava e del difensore del 27enne nigeriano (che attualmente è in custodia cautelare nel carcere di Pordenone) Giovanni Autiero.

L'episodio era avvenuto a fine maggio. Ha raccontato che il ragazzo, residente con la famiglia a Carbonera, le avrebbe offerto della marijuana e che poi, stordita dall'effetto dello spinello, non sarebbe riuscita a respingere il suo aggressore, che l'avrebbe costretta ad un rapporto sessuale completo. Il giorno dopo la ragazza si è recata al Pronto Soccorso di Treviso dove gli accertamenti medici a cui è stata sottoposta avrebbero confermato la violenza. Il nigeriano si difende invece sostenendo che il rapporto era tra consenzienti. «Avevano cercato una camera d'albergo insieme nelle ore precedenti -ha spiegato il suo difensore- il che lascerebbe far capire che entrambi sapevano bene cosa stava per succedere tra di loro».


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