Cronaca

Due casi di scabbia a Vittorio Veneto, al via tutti i trattamenti

Lunedì due giovani profughi di origine africana, ospiti di un centro di accoglienza a Vittorio Veneto, sono risultati affetti da scabbia

Profughi a Treviso

VITTORIO VENETO — Arrivati 35 profughi, due casi di scabbia a Vittorio Veneto. Lunedì due giovani profughi di origine africana, attualmente ospiti di un centro di accoglienza a Vittorio Veneto, sono risultati, dopo approfondimento specialistico, affetti da scabbia, malattia parassitaria della cute causata dall’omonimo acaro.

L’Ulss 7, come da indicazioni regionali, sottopone tutti i profughi in arrivo ad attenti  controlli sanitari, al fine di identificare precocemente, e trattare, eventuali patologie in atto. Per i pazienti è stato subito attivato il trattamento dermatologico raccomandato, generalmente in grado di eliminare la parassitosi in un breve arco di tempo. Il dipartimento di prevenzione dell’Ulss 7, considerato che la scabbia si trasmette per contatto diretto cute-cute, ha attivato i protocolli di sanità pubblica previsti per il caso, consistenti sostanzialmente nel controllo e nel trattamento dei contatti stretti.

“I due casi di scabbia diagnosticati tra i profughi accolti a Vittorio Veneto non comportano nessun problema di sanità pubblica per la popolazione generale – si legge in una nota dell’azienda sanitaria -. Questo caso conferma l’importanza e l’efficacia della rete di sorveglianza sanitaria messa a punto a livello regionale in risposta all’emergenza profughi”.  


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