Cronaca

"Salvate la nostra azienda": il grido dei lavoratori della Mestrinaro

I dipendenti dell'azienda di trattamento rifiuti di Zero Branco hanno protestato, mercoledì mattina, davanti la sede di Veneto Strade, a Mestre

Finora avevano parlato i residenti di Zero Branco, i vertici dell'azienda e i politici locali, ma oggi i lavoratori della Mestrinaro hanno deciso di dire la loro.

Stamattina 120 dipendenti dell'azienda di trattamento rifiuti speciali hanno manifestato a Mestre, davanti alla sede di Veneto Strade, chiedendo aiuto per il loro futuro. "Salvate la nostra azienda", il loro appello.

La Mestrinaro è da tempo al centro di una battaglia di residenti e ambientalisti per l'ampliamento dell'impianto in zona Bertoneria a Zero Branco, struttura che nel passato recente ha trattato notevoli quantitativi di rifiuti cosiddetti speciali, tra i quali l'amianto.

Abitanti e ambientalisti, tra i quali l'eurodeputato IdV Andrea Zanoni, osteggiano l'ampliamento dell'impianto per le conseguenze nocive che potrebbe avere sulla salute pubblica e sulla qualità di vita del territorio.

Dall'altra parte della barricata, insieme ai vertici della Mestrinaro, oggi hanno alzato la testa anche i dipendenti, preoccupati del loro futuro: se il progetto non verrà approvato dagli organi competenti, l'azienda rischia di chiudere i battenti e i lavoratori dovranno unirsi alla sempre più folta schiera di discocupati trevigiani.

Tutela della salute o salvaguardia di centinaia di posti di lavoro? Una sentenza del Consiglio di Stato del 28 dicembre 2011 ha bloccato il trattamento dei rifiuti e a febbraio il Comune ha disposto l'abbattimento dei capannoni. L'ultima parola, ora, spetta alla Commissione regionale di valutazione ambientale, che deve rivedere il progetto.


Si parla di