Cronaca

Operaio grave a Trento, famiglia spera nella reliquia di Toniolo

La moglie e i genitori del trentenne di Solighetto, vittima di un brutto incidente sul lavoro il 20 febbraio, confidano nel brandello della coperta del beato

Ospedale di Trento

Un brandello della coperta del Beato Toniolo: è la speranza cui si aggrappano i familiari di L.D.C., l'operaio trentenne di Solighetto vittima di un grave incidente in un cantiere a Trento, giovedì scorso.

Come riporta la Tribuna di Treviso, la moglie e i genitori hanno portato al loro caro, che da una settimana lotta tra la vita e la morte, una reliquia del sociologo Giuseppe Toniolo, proclamato beato nel 2012.

Il brandello di coperta, che Toniolo usava per ripararsi le gambe, fu posto nel 2006 accanto a un altro giovane pievigino, al quale i medici avevano dato poche speranze. Il ragazzo invece si risvegliò dal coma contro ogni aspettativa e oggi conduce una vita normale. Nello stesso miracolo confidano ora i familiari del trentenne ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Trento.

L'INCIDENTE - Il 20 febbraio scorso L.D.C. stava lavorando in una cava in Trentino quando, improvvisamente, è stato colpito dal tubo di una macchina per spruzzare cemento. Le ferite riportate dal giovane, padre di una bambina di pochi mesi, sono gravissime e solo le macchine lo tengono in vita.

Nell'incidente è rimasto coinvolto anche un collega del giovane pievigino, che però non ha riportato ferite gravi quanto lui.


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