Cronaca

Difficoltà a risalire, soccorsi tre sub nell'ex cava: 60enne gravissimo

Intervento poco dopo mezzanotte a Castello di Godego in un lago artificiale profondo trenta metri che è già stato teatro di tragedie in passato. Intervenuti medico e infermieri del Suem 118 e i carabinieri. L'uomo, un veronese, è stato sottoposto a trattamento in camera iperbarica a Marghera

L'ex cava di Castello di Godego

Forse a causa di un malore da cui sono stati colpiti, non riuscivano più a risalire dallo specchio d'acqua in cui si erano immersi. L'episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, poco dopo mezzanotte, in via Pagnana a Villarazzo di Castello di Godego presso il "laghetto di Godego" (un ex cava nell'area che ospita anche la Baita al lago) e ha visto come protagonisti tre subacquei amatoriali che sono stati soccorsi da medico e infermieri del Suem 118 e dai carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto. Il gruppetto, poco prima della mezzanotte, aveva accusato difficoltà nella risalita dallo specchio d'acqua, profondo una trentina di metri; la causa è probabilmente da ricondurre all'eccessiva velocità con cui i tre sono risaliti.

Un 60enne di Bussolengo, nel veronese, si trova attualmente ricoverato in condizioni molto gravi in camera iperbarica presso l'ospedale di Marghera, mentre gli altri due, un 28enne veronese ed un 44enne del vicentino sono ricorsi ad ulteriori accertamenti medici presso una struttura specializzata di Torri di Quartesolo ma sarebbero fuori pericolo. Accertamenti sono in corso ma al momento si escluderebbero profili di responsabilità penale.


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