Cronaca

Terremoto in Regione, arrestato dirigente vittoriese del settore tributi

L'accusa è di associazione a delinquere, concussione e turbativa d'asta per irregolarità nell'assegnazione dell'appalto per la riscossione dei bolli auto

Regione Veneto sotto choc. Stamattina L.F., vittoriese responsabile della direzione ragioneria e tributi, è stato arrestato per associazione a delinquere, concussione e turbativa d'asta nell'assegnazione dell'appalto per la riscossione dei bolli auto.

L'arresto è avvenuto nell'abito di un'indagine partita dal Piemonte e arrivata a toccare altre quindici regioni italiane.

A finire in manette non è stato solo il dirigente della Regione Veneto: altre quindici persone sono in stato di fermo, tra le quali un dirigente dell’azienda al centro dell’indagine dei carabinieri di Torino, che in questi giorni era ospite di un hotel a Venezia.

Secondo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, i manager dell'azienda avrebbero esercitato pressioni e condizionamenti illeciti sulla stesura dell’ultimo bando di gara della Regione per la riscossione della tassa automobilistica regionale e il bollo auto.

L'azienda avrebbe inoltre sfruttato le conoscenze e le capacità di un funzionario della Regione Piemonte, anch'egli in carcere, per fare estendere l’istituto dell’avvalimento, una forma giuridica che consente a chi partecipa a gare pubbliche di dimostrare i requisiti economico-finanziari e professionali richiesti facendo affidamento su altri soggetti “ausiliari”, anche alla Regione Veneto, garantendosi l’esclusiva della riscossione bollo auto.


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