Cronaca

Appalti truccati nel settore dei rifiuti: perquisizioni in Veneto

La guardia di finanza ha messo in atto "Operazione Deserto": indagini su Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Nel mirino una società veneziana

TREVISO Dalle prime ore di mercoledì un centinaio di finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia sta dando corso all’operazione denominata “Deserto” in tutto il Veneto, con l’esecuzione di svariate perquisizioni domiciliari e locali nelle province di Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza, con l'obiettivo di scovare tutta una serie di documentazioni societarie fondamentali nell’ambito di un’inchiesta che le fiamme gialle stanno conducendo su richiesta della Procura della Repubblica di Venezia. 

Le indagini sono volte ad approfondire le modalità di controllo, sia di soggetti privati che pubblici, degli appalti per la gestione dei rifiuti maturati, in particolare, nell’ambito di un’importante società municipalizzata veneziana. I reati ipotizzati vanno dalla corruzione, all'abuso d’ufficio e alla turbativa d’asta fino ad attività di gestione rifiuti non autorizzata. E' così che le indagini delle forze dell'ordine intendono approfondire, su tutto il territorio regionale, il ruolo dei soggetti responsabili della divisione della società municipalizzata lagunare che si occupa del settore commerciale riferito a smaltimenti, bonifiche e discariche, in relazione con le altre direzioni societarie e con le varie società controllate dalla municipalizzata impegnate nello specifico settore del ciclo dei rifiuti. Proprio per questo motivo le perquisizioni vogliono chiarire l’esistenza di un sistema illecito di gestione della gare appaltanti, attraverso cui verrebbero “manovrate” le aggiudicazioni delle gare stesse o gli affidamenti diretti di servizi per lavori di smaltimento, recupero, conferimento e trasporto di rifiuti, mediante bandi di gara costruiti illegalmente ad hoc a favore di determinati soggetti.

Sarebbero otto in totale gli indagati e dieci aziende: oltre a Veritas, le sue due collegate Eco Ricicli ed Eco Progetti, anche tre veneziane e quattro tra Padova, Treviso, Verona e Vicenza. Le indagini, che sono state coordinate dal pm veneziano Giorgio Gava, hanno portato ad accusare l’indagato principale di aver affidato appalti diretti o attraverso fare pilotate alle altre società, intanscandosi – sempre secondo le accuse – il 2 per cento sul fatturato. Centinaia di migliaia di euro ottenuti dalle società coinvolte per smaltire i rifiuti urbani. Le fiamme gialle stanno acquisendo più documentazione possibile per riuscire a quantificare il numero di appalti presumibilmente truccati e per calcolare il volume d’affari. Gli inquirenti stanno lavorando anche per comprendere se ci siano stati casi di smaltimento illecito di rifiuti.

LA DIFESA DI VERITAS La società Veritas, da parte sua, ha respinto ogni accusa. “In relazione all’operazione Deserto, Veritas informa di essersi messa a disposizione delle autorità inquirenti – si legge in una nota dell’azienda -. L’organizzazione Veritas è del tutto estranea alle accuse che vengono ipotizzate nei confronti di un suo dirigente e si augura che la magistratura faccia al più presto chiarezza”.


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