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Lievito fresco introvabile nei supermercati? Ecco quello in crema

Il COVID-19 ha radicalmente modificato il nostro modo di vivere. La reclusione forzata e la difficoltà di movimento, unite al timore del contagio, hanno da una parte incrementato la creatività in cucina e dall’altra svuotato gli scaffali dei supermercati. Tra i prodotti diventati introvabili c’è il lievito di birra, indispensabile per pane e pizze fatte in casa.

Bioenologia 2.0, azienda leader nella produzione di lieviti freschi in crema ad uso enologico, birrario ed alimentare, nei suoi stabilimenti di Oderzo sta continuando a lavorare nel rispetto delle recenti norme e dei protocolli di sicurezza che da sempre fanno di questo gruppo industriale, in Italia e all’estero, un riferimento nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica: “I nostri impianti di produzione – spiega Maurizio Polo, amministratore unico – sono camere sterili in cui l’aria è microfiltrata, dove tecnici e biotecnologi sono abituati a operare nella massima igiene. A richiederlo sono gli stessi lieviti. Anche in questa difficilissima situazione, lavoriamo con gli standard di sempre, che sono altissimi, per rifornire i nostri clienti. Per venire incontro alla crescente domanda di lieviti freschi che arriva dalla grande distribuzione, abbiamo deciso, eccezionalmente, di confezionare il nostro lievito in dosi da 50 g fino a 1 kg, disponibili anche per i singoli consumatori”. Bioenologia 2.0, animata da puro spirito di servizio, metterà in commercio le confezioni di lievito fresco a prezzo contenuto, anche tramite spedizione a domicilio, in linea con i protocolli di sicurezza vigenti. “Il nostro lievito è prodotto da un ceppo garantito, per bontà e performance. Volendo guardare al bicchiere mezzo pieno – aggiunge Maurizio Polo – COVID-19 ci sta insegnando a dare maggiore importanza al made in Italy e nel contempo sta sviluppando in ciascuno di noi un fortissimo senso di comunità. Nessun paradosso. Credo sia giunto il tempo di dare il giusto peso alle grandi capacità dell’industria italiana; nel campo della produzione dei lieviti freschi in crema, ad esempio, nel nostro paese hanno grande spazio le multinazionali, che battono bandiera francese o belga, ma che per loro conformazione, molto difficilmente possono offrire la varietà e la flessibilità dei laboratori di casa nostra.”


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