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Contarina affida ad Abaco la riscossione coattiva delle bollette

L'importante appalto ha durata biennale e riguarda gli anni 2019, 2020, 2021. Nel solo anno in corso saranno prese in carico oltre 15mila pratiche

Abaco Spa da poco si è aggiudicata un importante appalto, della durata biennale, fino a giugno 2021, per la riscossione coattiva di Contarina Spa. Società che si occupa della gestione rifiuti nei 49 Comuni trevigiani della Destra Piave aderenti al Consiglio di Bacino Priula: 554 mila abitanti, 260mila utenze, una raccolta differenziata da record che oggi tocca punte dell’86%, contribuendo così ad annoverare la provincia di Treviso fra le eccellenze italiane di settore.

«La nostra collaborazione con Contarina parte da lontano – raccontano dal quartier generale Abaco di Montebelluna – in passato siamo già stati suoi fornitori. Ci accomuna un medesimo stile aziendale fatto di correttezza e trasparenza verso il cittadino, gli utenti e i fornitori in genere, cercando soluzioni migliorative e di qualità per l’intera filiera produttiva. In particolare, questo ultimo affidamento del servizio di recupero stragiudiziale e giudiziale dei crediti insoluti di Contarina riguarda le utenze domestiche e non domestiche relative agli anni 2019, 2020, 2021. Nel 2019 tratteremo oltre 15mila pratiche, per un capitale affidato che supera i 6 milioni di euro; per i due anni successivi le pratiche dovrebbero essere intorno a 10mila unità, e il capitale affidato si presume sia di 3 milioni di euro nel 2020 e di 2 milioni di euro nel 2021. Insomma, una bella responsabilità, che cerchiamo di gestire con massima competenza e serietà».

Per quanto riguarda nello specifico l’attività svolta da Contarina, essa da anni si attesta ai vertici europei in termini di raccolta differenziata e rappresenta un esempio di realtà pubblica all'avanguardia nei servizi e nei risultati ottenuti, producendo un impatto positivo sia sull’ambiente che sulla vita dei cittadini. In particolare, Contarina gestisce i rifiuti attraverso un modello ispirato al paradigma dell’economia circolare secondo cui i beni e i servizi sono concepiti in ottica di ecosostenibilità, fin dalla progettazione. Traendo spunto dai cicli della natura dove tutto si trasforma, si minimizzano gli sprechi e si reimpiegano gli scarti.


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