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Treviso scoperta dal turismo europeo: boom di visitatori nel weekend

Ormai è un dato di fatto: Treviso attrae turisti da ogni angolo d'Europa e non solo nei fine settimana come alternativa a Venezia ma pure in tutti gli altri giorni che vedono il centro invaso dai "foresti".

Sono turisti curiosi, attenti ed appassionati che al glamour veneziano preferiscono divenire loro stessi protagonisti di scoperte preziose che si svelano passeggiando tra i vicoletti dietro i 300 e la Pescheria "dove ti prende- come hanno raccontato Dalia Pirès ed il marito Manuel arrivati da Coimbra con un gruppo di amici -una sorta di "sindrome di Stendhal" per la damigiana di bellezze, non solo d'arte, ma pure eno-gastronomiche che ti abbracciano sino a lasciarti senza fiato" . Un entusiasmo che ha contagiato pure il gruppetto di neo-laureati parigini che, per ritemprarsi dalle fatiche della Sorbonne hanno deciso di riossigenare mente e corpo tuffandosi lungo il "bosco lineare" della Strada del Respiro, la ciclo-pedonale TV/Ostiglia. " Abbiamo scelto Treviso e l'Ostiglia su consiglio di alcuni amici italiani compagni di corso ed è ancor meglio di come ce l'avevano raccontata." dichiara Jean a cui fa eco subito Sophie : "Perdersi tra Buranelli ,Castello Romano, riviera Santa Margherita e borgo Cavour è stato davvero super! " Per i gitanti di Coimbra poi , l'ex capitale lusitana adagiata sulle rive del Mondego e sede di una delle più antiche e prestigiose università del mondo( anno 1290) è stato anche ritrovare negli edifici dei vicoletti attorno alla Pescheria richiami alle "Republicas", le case studentesche peculiarità della città di Dom Dinis che le edificò. Per i parigini invece la visita al museo Salce è stata una vera rivelazione specie nel vedere alcuni manifesti dedicati alla ceramica che qui a Treviso ha una secolare storia con marchi prestigiosi come Pagnossin, Tognana, Fontebasso, assai noti pure lungo le rive della Senna. Con un Canova ormai a pieno regime ed una ricettività lusinghiera Treviso sta vivendo un meritato momento di gloria di cui beneficiano tutti, in primis gli esercenti, prostrati da 2 anni di fermo-covid. Siccome poi all'impersonalità del grande albergo c'è qui l'atmosfera familiare della pensone o del b&b ecco che non è affatto inusuale uno scambio di doni, come si conviene tra chi ospita e chi arriva, con le sardine in ceramica coimbresi, ed i mattoncini di ceramica coi più bei scorci di Treviso a suggellare il soggiorno , e, per tutti , la promessa di un "arrivederci a presto!"


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