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"Una stanza tutta per sè": il taglio del nastro al comando provinciale dell'Arma

Il taglio del nastro nella giornata in cui si celebra la “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Zaia: «La violenza sulle donne, fenomeno orrendo»

Il taglio del nastro

Con il simbolico taglio del nastro, seguito dalla benedizione del Vicario Generale della Diocesi trevigiana, Mons. Brugnotto, è stata inaugurata nella mattinata di oggi a Palazzo Zuccareda, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, proprio nella data in cui si celebra la “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, una "stanza tutta per sé". L’iniziativa, la cui denominazione richiama un saggio della scrittrice Virginia Woolf, è il frutto di un protocollo di intesa siglato fra l’Arma dei Carabinieri e l’associazione Soroptimist International che dal 2015 a oggi ha già portato alla realizzazione di quasi 200 locali dedicati su tutto il territorio nazionale. La collaborazione, infatti, prevede proprio la creazione, presso gli uffici di polizia, di ambienti protetti e confortevoli per le donne vittime di violenza, maltrattamenti e stalking che vogliano presentare denuncia o comunque segnalare una situazione di disagio e fragilità.

Alla sobria ma sentita cerimonia sono intervenute varie Autorità fra le quali il Prefetto di Treviso, Dott.ssa Maria Rosaria Laganà (nel video qui sotto), il Sindaco del Capoluogo, Mario Conte e l’Assessore Gloria Tessarolo con la quale già numerose sono state le iniziative messe in campo per fare “rete” e affrontare la specifica problematica. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Treviso, Colonnello Gianfilippo Magro ha fatto gli onori di casa e ha evidenziato come la stanza inaugurata rappresenti un importante presidio per contrastare la violenza di genere e rafforzare la rete di protezione a tutela dei soggetti più fragili, in un periodo peraltro segnato dalla pandemia, dove molteplici sono stati, anche nella Marca, gli episodi di violenza e maltrattamenti fra le mura domestiche, in alcuni casi con conseguenze tragiche, che i Carabinieri dei 41 Presidi dell’Arma presenti sul territorio della provincia hanno dovuto affrontare.

Nel suo intervento, la Presidente del sodalizio promotore, il club Soroptimist di Treviso, Elisabetta Lucheschi, ha evidenziato poi con soddisfazione come quella di Treviso sia la quarta stanza resa “operativa” in poco tempo, in collaborazione con il Comando Provinciale di Treviso, dopo quelle già allestite presso le caserme dell’Arma di Conegliano, Vittorio Veneto e Oderzo. A breve sarà allestita un’ulteriore “stanza tutta per sé” presso il Comando della Compagnia Carabinieri di Castelfranco Veneto, a beneficio del territorio della “Castellana”. Presenti all’evento anche numerose socie del club Soroptimist promotore e una rappresentanza di Carabinieri in servizio nella Marca, fra i quali non potevano mancare le donne in uniforme in forza proprio alla Compagnia di Treviso.

Zaia: «La violenza sulle donne, fenomeno orrendo»

«Lo spirito della giornata di oggi deve essere quello che ispira la convivenza sociale per 365 giorni l’anno. La violenza, verbale o fisica che sia, è un aspetto esecrabile dell’animo umano, che bisogna imparare a reprimere e soffocare. La violenza sulle donne è un fenomeno orrendo, anche perché in molti casi si scatena in ambito famigliare o in quello di una relazione sentimentale. Le donne che si sentono minacciate vanno aiutate e protette. Chi le minaccia, o peggio le maltratta, va perseguito senza indulgenze». Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, in occasione del 25 novembre, Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne.

«Esprimo solidarietà e vicinanza a tutte le donne e alle loro famiglie colpite da questa piaga della società moderna e assicuro loro – prosegue il Governatore – che, almeno in Veneto, non sono sole. Lavoriamo tutti i giorni per far affermare una diffusa cultura del rispetto, della ragionevolezza, ma anche per fare la nostra parte istituzionale creando servizi concreti. In Veneto – ricorda Zaia a questo proposito – operano 26 Centri Antiviolenza, 37 Sportelli e 27 Case Rifugio, delle quali 17 a indirizzo segreto. Nel solo 2020 abbiamo preso in carico nei Centri Antiviolenza 3.110 donne che avevano bisogno di aiuto. In generale, un contatto su tre viene preso in carico e L’81% delle violenze si manifesta all’interno di relazioni della coppia, sia in relazioni “in corso” che “concluse”. Numeri che indicano la strada di un ulteriore rafforzamento dei già ampi servizi regionali, ma anche l’assoluta necessità di prevenire, attraverso ogni azione possibile».

«Il fenomeno, come ci riportano purtroppo cronache quasi quotidiane – prosegue il Governatore – si va diffondendo in maniera preoccupante, e si ha la sensazione che le norme di tutela delle donne a rischio violenza non siano così incisive come sarebbe necessario. E’ una questione della quale credo debba occuparsi al più presto il legislatore nazionale con una revisione complessiva di quanto oggi previsto da leggi e procedure. Bisogna fare il possibile – aggiunge – perché una donna in pericolo venga difesa con forza e concretezza, appena verificata la veridicità della denuncia, i violenti vanno perseguiti e puniti con più durezza perché le vite spezzate o rovinate dalla violenza di genere sono troppe ed è arrivato il momento della tolleranza zero».


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