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Terapie intensive: «Su mille posti letto ne abbiamo attivati 659»

Mercoledì 7 aprile il dottor Paolo Rosi ha presentato il nuovo monitoraggio regionale sui pazienti ricoverati in Rianimazione: «Siamo arrivati ad oltre 300 malati Covid»

L'andamento delle terapie intensive in Veneto

Giovedì 7 aprile, dopo il consueto punto stampa sull'emergenza Covid del Governatore Zaia, è intervenuta l'assessore Lanzarin, la quale ha avuto un nuovo incontro con i rappresentanti del mondo delle farmacie. L'obiettivo resta quello di applicare in Veneto l'accordo nazionale che permetterà anche ai farmacisti di somministrare i vaccini anti-Covid. Le vaccinazioni in farmacia dovranno essere eseguite in un locale separato ed i farmacisti potranno inoculare il vaccino solo dopo aver seguito un corso. La Regione poi garantirà una fase di tutoraggio. È ipotizzata un'adesione del 50% delle farmacie venete, quindi poco più di 600.

La situazione nelle terapie intensive

In conclusione l'aggiornamento sulle terapie intensive del Veneto del dottor Paolo Rosi: «La situazione è stabile dal punto di vista clinico, ma inquietante dal punto di vista gestionale. Sui mille posti letto disponibili, attualmente ne abbiamo attivati 659. Un dato in crescita perché cresce il numero dei posti letto occupati. Siamo arrivati ad oltre 300 malati Covid in terapia intensiva e le nostre previsioni, elaborate con l'università di Padova, ci dicono che nei prossimi otto giorni potremmo arrivare anche a 360 posti letto occupati da positivi al coronavirus in terapia intensiva. Quindi molto vicini al picco di dicembre. Nei primi giorni del mese i nuovi ingressi nelle terapie intensive erano inferiori ai 20 al giorno, ma dal lunedì di Pasqua siamo tornati a più di 20 di al giorno. Un dato positivo è la diminuzione della mortalità in terapia intensiva. Eravamo al 44% e siamo arrivati intorno al 35%. Un calo giustificato anche dalla riduzione dell'età media dei ricoverati. La maggior parte sono 60enni, leggermente meno sono i 70enne e sono quasi del tutto scomparsi gli 80enni in terapia intensiva».


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