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Nostalgia dell'aperitivo? Ecco lo "spritz da asporto"

Dai social alla realtà: l'idea, a cui ha plaudito anche il governatore Luca Zaia, è stata messa in pratica dalla titolare dell'Antica osteria della Nonna di Maser, Federica Pilotto

La "sacca" di spritz, pronto per essere servito

«È da esaltare la creatività dei veneti. C’è qualcuno che è riuscito a fare lo spritz d’asporto. Sottovuoto ha messo un’oliva con lo stecco, una fetta di arancia, e la piastrina di spritz surgelato, in maniera tale che uno si porta a casa la busta. Solo i veneti possono fare così. E penso che ancora un volta viene fuori la creatività, la genetica, il sapersi arrangiare e il senso di responsabilità». Le parole sono del governatore del Veneto, Luca Zaia, che qualche giorno fa, durante uno dei suoi quotidiani incontri stampa (trasmessi su tutte le tv locali e su Facebook) ha esaltato l'idea dell'aperitivo da asporto. Quella che sembrava solo un'idea scherzosa, un meme che circolava su WhatsApp, è stata concretizzata da una ristoratrice trevigiana, Federica Pilotto, titolare dell'antica osteria della nonna di Maser. Certo, i puristi amanti del Campari (o Aperol o Select) con vino, aqua e seltz, non impazziranno all'idea ma in attesa del brindisi al bar o al ristorante (forse già il prossimo 18 maggio?), ben venga anche lo spritz sottovuoto da ritirare e consumare rigorosamente a casa. Certo non sarà la stessa cosa ma voler tornare alla normalità è anche questo.


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