Attualità

Malori e reazioni avverse, corteo no vax in centro a Treviso

Sabato 21 gennaio, alle ore 15, partenza dalla palla di ferro in Via Roma fino a Piazza Borsa. Tra i relatori l'ex sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski

La locandina dell'evento

Tornano i cortei "no vax" in centro a Treviso: sabato 21 gennaio il coordinamento nazionale ITAli ha organizzato in un centinaio di città italiane una serie di manifestazioni dedicate al fenomeno dei malori e delle cosiddette "reazioni avverse". «Episodi - a detta degli organizzatori - correlati alla vaccinazione anti-Covid, sempre più frequenti a livello nazionale».

A Treviso la partenza del corteo è in programma alle ore 15 dalla Palla di ferro in Via Roma, davanti alla stazione delle corriere. I manifestanti attraverseranno le principali strade del centro storico, dentro le Mura cittadine, per arrivare in piazza Borsa dove interverranno relatori e testimoni diretti. Tra loro l'ex sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski, Daniele Giovanardi, sospeso dall'Ordine dei Medici e fratello dell'ex senatore Carlo, insieme agli avvocati Alberto Poli e Jenny Lopresti. Ad una settimana dal corteo abbiamo raggiunto telefonicamente gli organizzatori trevigiani del gruppo "Uniti per la libertà", nato nel 2021 come movimento "No Green Pass" e attivo ancora oggi con varie iniziative (l'ultima in ordine di tempo è stata la fiaccolata dello scorso 29 novembre a Treviso, sempre sull'obbligo vaccinale). Ad una settimana dal corteo abbiamo raggiunto telefonicamente gli organizzatori che hanno ottenuto l'autorizzazione dal Comune e dalla Questura di Treviso: «Inizialmente - spiegano - volevamo concludere la manifestazione in Piazza dei Signori ma c'è stato impedito dalla Questura che ha anche modificato più volte il percorso del corteo. Sarà una manifestazione aperta a tutti, in Veneto sarà organizzata anche a Padova, Vicenza e Verona. Ci auguriamo che a Treviso l'adesione sia molto alta, come ai tempi delle prime manifestazioni "No Green Pass" dell'anno scorso. Sono migliaia ormai i casi di reazioni avverse registrati nel nostro Paese. Personalmente - continua una delle organizzatrici del gruppo "Uniti per la libertà" - ho due familiari che non riescono più a muoversi dopo aver fatto la vaccinazione anti-Covid ma sabato prossimo interverranno in Piazza Borsa molte altre persone, tra cui una ragazza di Lancenigo rimasta in sedia a rotelle dopo la vaccinazione. Sono tutte persone che, avendo firmato il consenso informato non stanno venendo aiutate e assistite dallo Stato come dovrebbero. Medici e specialisti forniranno tutti i numeri del caso, la verità deve venire a galla».


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