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Vittorio Veneto, annunciata una nuova manifestazione dei "No Mask"

Dopo la protesta dello scorso fine settimana bloccata dalla Questura, domenica 9 maggio alle ore 16 in Piazza del Popolo tornerà il movimento "In piazza per la libertà"

Il movimento "In piazza per la libertà" torna a manifestare a Vittorio Veneto. Domenica 9 maggio, alle ore 16, i "no mask" hanno annunciato una nuova mobilitazione pacifica in Piazza del Popolo, preavvisando Questura e amministrazione comunale.

La scorsa settimana la Questura di Treviso aveva negato la piazza ai manifestanti con un imponente schieramento di forze dell'ordine per evitare gli assembramenti senza mascherina visti nella prima manifestazione di Conegliano. Gli organizzatori hanno già annunciato che saranno presenti a Vittorio Veneto anche nel caso in cui dovesse arrivare un nuovo divieto dal Comune o dalla Questura. Nel corso dell'evento sono previsti gli interventi del politologo Davide Lovat, del sociologo Ivano Spano e dell'infettivologo Fabio Franchi.

Il commento di Devis Bonaldo

«Incredibile, anche la questura di Pordenone ha posto il veto sulla manifestazione prevista per domenica 9 maggio al Parco Galvani. Come avevo immaginato hanno utilizzato il precedente verificatosi settimana scorsa a Vittorio Veneto, di fatto riprendendo, nella notifica di diniego, le motivazioni (del tutto illegittime) poste dalla questura di Treviso. Ormai la Costituzione non vale più niente - commenta il presidente del circolo trevigiano di "Ancora Italia" - la democrazia è sospesa, diritti e libertà soppressi, l'Italia ormai può essere considerata uno Stato autoritario, dittatoriale, stile Cile di Pinochet. Non abbiamo comunque intenzione di arrenderci, finché avrò fiato in corpo combatteró per i miei diritti e libertà e per tutti quelli che come me li rivendicano. Come dice il dottor Szumski dobbiamo R-Esistere Come fecero i nostri nonni, allo stesso modo oggi tocca a noi fare R-esistenza a questo potere diabolico che ormai ha superato ogni limite. Abbiamo bisogno di voi, non dobbiamo più farci intimidire ed accettare questi illeciti, noi siamo pronti» conclude Bonaldo.


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