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Conegliano è Città della Speranza: firmata la Charta del gemellaggio

Mercoledì 29 luglio la sottoscrizione del gemellaggio tra il Comune della provincia di Treviso e la celebre onlus. Il sindaco Fabio Chies: «Aiutare chi ne ha bisogno è un dovere civile»

In foto il momento della sottoscrizione della Charta

Dodici anni fa la straordinaria lungimiranza di un imprenditore apriva la strada a Città della Speranza nel territorio di Conegliano. Oggi è l’intero Comune ad abbracciare la volontà di dare un sostegno concreto alla ricerca pediatrica e al volontariato.

Lo fa con la sottoscrizione della “Charta dei Comuni” che sancisce il gemellaggio tra il Comune di Conegliano e Fondazione Città della Speranza. A firmarla sono rispettivamente il sindaco Fabio Chies e il past president e attuale consigliere Andrea Camporese. Presenti anche Marino Finozzi, consigliere della Commissione gemellaggi della Onlus, e Primo Longo, l’imprenditore innamorato della vita e degli altri, promotore del decennale Torneo di calcio giovanile a Campolongo. «Penso che tutti conoscano la Città della Speranza e cosa rappresenta come eccellenza per l'Italia, per la Regione Veneto e per il nostro territorio - dice il sindaco Fabio Chies - La sottoscrizione della Charta è un atto importante per il nostro Comune che si impegnerà a far crescere nei cittadini la consapevolezza che è un obbligo civile donare risorse e tempo a sostegno di chi ha bisogno, non come atto di buonismo, ma come dovere di ogni singolo cittadino e della comunità in cui vive. Per far crescere questa consapevolezza il nostro Comune cercherà di coinvolgere anche le scuole e le associazioni per valutare e organizzare iniziative e sostenere, attraverso le forme più varie, i principi di solidarietà, impegno e disponibilità a cui la Fondazione Città della Speranza s’ispira».

«Ringrazio l’amministrazione comunale di Conegliano per essere scesa al fianco di Città della Speranza. In realtà, si tratta di un’amicizia che esiste già da diversi anni grazie all’incessante operato di Primo Longo che ha reso i bambini protagonisti di un fantastico torneo di calcio - afferma Andrea Camporese - Oggi più di ieri capiamo quanto la salute sia importante, ecco perché l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza (di cui Camporese è amministratore delegato, ndr) cerca di dare risposte a tanti bambini che lottano contro una malattia. I recenti risultati sul 5xMille 2019, con ben 1,9 milioni di euro raccolti e oltre 64mila preferenze espresse che ci confermano primi in Veneto e 13esimi a livello nazionale nella categoria ‘volontariato’, ci permetteranno di dare ulteriore respiro al lavoro dei ricercatori. E siamo in prima linea anche sul fronte del Covid-19, avendo scelto di finanziare un progetto, coordinato dai professori Antonella Viola e Andrea Crisanti, per capire come si comporti il sistema immunitario nei pazienti». «Il gemellaggio con i Comuni suggella il rapporto che Fondazione Città della Speranza intende avere con il territorio. Un rapporto costruito attraverso ‘la Charta dei Comuni’ con la quale si chiede reciproca trasparenza nell'uso delle risorse destinate al sociale. Ad oggi oltre 180 amministrazioni comunali l'hanno adottata – continua Marino Finozzi – È sempre più importante canalizzare le scarse risorse verso progetti di ricerca che la Fondazione sostiene attraverso l'Istituto di Ricerca Pediatrica». «Dedico questo gemellaggio a mio fratello Isidoro che oggi non c’è più, ma ha condiviso con me, sin dal 2008, il progetto di sostegno a Città della Speranza - aggiunge Primo Longo, titolare della Lpi Utensileria e da dieci anni anima del Torneo di calcio che, agli impianti sportivi di Campolongo, vede sfidarsi 12 squadre di bambini di 6-7 anni - Sebbene quest’anno il torneo non si sia potuto tenere per via dell’emergenza sanitaria, non ho voluto far mancare una donazione a Città della Speranza – conclude l’imprenditore – Trovo importante essere utile alla comunità e, finché sarò alla guida dell’azienda, il mio impegno verso questa realtà non verrà meno».


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