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Il ritorno di "Carnevalendo" a Casale sul Sile, il convegno del Forum delle attività produttive

Il convegno è stato organizzato dal Forum in collaborazione con il Comune. Il principale scopo è quello di fornire spunti di riflessione e strumenti alle famiglie e ai giovani come supporto a scelte consapevoli di formazione verso un futuro che gli permetta di cogliere anche le opportunità di lavoro del nostro territorio

Foto di gruppo dei partecipanti

Con martedì grasso, 21 febbraio, si è chiuso a Casale sul Sile il programma carnascialesco di Carnevalando, una manifestazione “arlecchino” ricca di eventi per bimbi, famiglie e adulti nel segno dell’allegria ma anche di contenuti e riflessioni. E’ il caso del convegno dal titolo ““Il futuro del nostro territorio nel rapporto famiglia-scuola-lavoro”, svoltosi nella mattinata di domenica scorsa. Come ricordato dal Vicepresidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana Antonio Danesin nella sua introduzione, il Forum Attività Produttive del Comune di Casale sul Sile ha voluto ripartire dagli stessi luoghi e momenti ove tutto si era fermato a causa della pandemia.

Il convegno è stato organizzato dal Forum in collaborazione con l’Amministrazione Comunale con il principale scopo di fornire spunti di riflessione e strumenti alle famiglie e ai giovani come supporto a scelte consapevoli di formazione verso un futuro che gli permetta di cogliere anche le opportunità di lavoro del nostro territorio.

Ha aperto il confronto Adriano Bordignon Presidente EBICOM, Ente Bilaterale di Confcommercio Treviso nonché Presidente del forum associazioni familiari del Veneto, che ha evidenziato l’urgenza di occuparsi con un approccio sistemico del calo demografico e delle sue implicazioni sul lavoro, sulla società e sul sistema del Welfare.

Successivamente è intervenuto Federico Callegari - Statistica, Studi, Osservatorio economico ed analisi del territorio, Programmi di orientamento al lavoro ed alle professioni della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e Dolomiti che ha rilevato come i dati raccontino di un offerta di lavoro crescente e strutturale trascinata dalla trasformazione digitale a dispetto di una retorica incentrata sulla crisi in atto.

A rappresentare le sfide della scuola moderna è intervenuta Renata Moretti Dirigente Scolastico Istituto Istruzione Superiore “F. Besta” Treviso, rinnovando l’importanza delle forme di collaborazione scuola famiglia orientate a sviluppare le competenze trasversali dei ragazzi come la capacità di lavoro in team, la gestione del conflitto e la mediazione.

Fabio Borsato Coordinatore Tecnico ConfArtigianato Marca Trevigiana Formazione, ha illustrato e sottolineato come le aziende trevigiane abbiano bisogno di giovani con un occhio di riguardo all’empowerment al femminile specialmente nelle discipline tecnico scientifiche storicamente trascurate dalle donne nonostante le statistiche dimostrino risultati di eccellenza da parte loro anche in questi ambiti.

La chiosa finale è stata sviluppata da Davide Stefanato, Autore e Attore, che attraverso la propria esperienza personale in modo ironico ed efficacie ha ripreso alcuni punti dei colleghi esortando i ragazzi a fare esperienze, a non avere paura degli errori e dell’incertezza. I relatori hanno sottolineato come in contesti sempre più mutevoli come quelli odierni ci possano essere opportunità di sviluppo per chi le sa interpretare, si aprano numerosi percorsi non lineari che aspettano solo di essere intrapresi.

«La piazza come luogo di aggregazione ma anche come momento di incontro e confronto, di partecipazione dei cittadini alle riflessioni che riguardano il futuro del territorio e quindi il mondo giovanile» ha dichiarato il Sindaco Stefania Golisciani, aggiungendo poi che iI Forum delle Attività Produttive, che raccoglie le associazioni di categoria e le imprese del territorio, è un altro esempio della forme di partecipazione e concertazione indispensabili per affrontare le varie tematiche come dimostra il recente caso delle scuole di frazioni ove grazie un’azione sinergica tra amministrazione, scuola e famiglie sono state salvate le classi prime delle elementari di Lughignano e Conscio, a rischio a causa del numero ridotti di nati nelle frazioni.


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